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di Nicola Bossi Ben 35 lavoratori agricoli dell'Università degli Studi che lavoravano nelle aziende delle Facoltà di Agraria e di Veterinaria sono senza contratto e stipendio da dicembre. E a distanza di sette mesi ancora non si sa se il loro contratto di lavoro sarà rinnovato. Della questione se sono occupati questa mattina i sindacati Cisl, Uil e Cgil che hanno messo in luce anche i drammi umani che questi lavoratori stanno vivendo: molti di loro ormai sono sostenuti per cibo e bollette dalla Caritas; altri sono ricorsi a forme di finanziamento con interessi altissimi che non riescono più a pagare. “Sarà mobilitazione se l’Università degli studi di Perugia non ci darà una celere e concreta risposta all’incresciosa e grave situazione dei lavoratori precari agricoli”: questa è stata la minaccia verso l'Ateneo delle segreterie di Fai Cisl (Dario Bruschi e Carla Bistocchi), Flai Cgil (Massimo Venturini), Uila Uil (Stefano Tedeschi) e della Cisl confederale di Perugia (Antonio Cascianelli e Angelo Manzotti). “Dopo una serie di sollecitazioni –hanno fatto sapere- il Rettore non ha ancora incontrato le organizzazioni sindacali per la riassunzione di 35 lavoratori che dal mese di dicembre 2008 non percepiscono alcuno stipendio né ammortizzatore sociale". Il sindacato vuole l’istituzione di un tavolo di confronto e l’immediata riassunzione di questo personale. Condividi