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PERUGIA - Incentivare e promuovere la stabilizzazione del personale a tempo determinato assunto dai Comuni umbri a seguito del terremoto del ’97. Serviranno a questo scopo i 33milioni 150mila euro ripartiti tra gli enti locali interessati dalla Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alla ricostruzione Vincenzo Riommi. Le risorse stanziate con la Finanziaria 2008 (Legge 24 dicembre 2007, n. 244) verranno assegnate nel triennio 2008-2010 secondo i seguenti importi: 14milioni 700mila euro nel 2008, 11milioni 50mila nel 2009 e 7milioni 400mila euro nel 2010. “Abbiamo preferito concentrare i finanziamenti nell’arco di tre anni anziché in un quinquennio come previsto dalla Finanziaria, anticipando oltre 3milioni 600mila euro dal fondo per il terremoto. L’importo stanziato in Finanziaria per il 2008, pari a 11milioni 50mila euro – ha spiegato Riommi, non sarebbe stato sufficiente a garantire la copertura delle spese che dovranno sostenere gli enti locali e la Regione. Tanto è vero – ha sottolineato l’assessore – che anche in passato abbiamo dovuto integrare i fondi statali con fondi propri del bilancio regionale. Così invece abbiamo garantito la continuità dei finanziamenti e la possibilità per gli enti di organizzarsi in modo più efficace per la stabilizzazione delle 157 persone che ancora lavorano a tempo determinato”. L’atto, che verrà pubblicato a breve nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria, prevede che gli enti che hanno in servizio almeno cinque precari impegnati nell’attività di ricostruzione dovranno sottoscrivere entro il 30 giugno 2008 un Accordo di programma con la Regione e le Organizzazioni sindacali per la loro stabilizzazione nel triennio. Gli enti che si sottrarranno a questo impegno vedranno ridursi del 20per cento l’importo loro assegnato per il 2008 e non riceveranno le quote spettanti per le successive annualità (2009-2010). La Regione verificherà semestralmente la corretta applicazione dell’accordo di programma, in caso contrario sospenderà le assegnazioni e le erogazioni. L’eventuale reclutamento da parte dell’ente di nuovo personale dall’esterno dovrà avvenire prioritariamente nell’ambito di questo bacino di lavoratori pena, anche i questo caso, l’esclusione dai contributi. Questo l’importo in euro assegnato per il 2008 agli enti umbri per il personale precario impegnato in attività tecniche ed amministrative legate alla ricostruzione, secondo criteri già adottati nelle precedenti annualità: Assisi, 800mila; Bastia Umbra, Gualdo Cattaneo e Massa Martana, 100mila ciascuno; Bevagna, Montefalco, Vallo di Nera e Valfabbrica, 80mila ciascuno; Campello sul Clitunno e Cerreto di Spoleto, 40mila ciascuno; Cannara, Castel Ritaldi, Fossato di Vico, Giano dell’Umbria, Preci, Sigillo e Trevi, 60mila ciascuno; Costacciaro e Monte S.M. Tiberina, 50mila ciascuno; Foligno, 2milioni; Gualdo Tadino, 1milione 80mila; Gubbio, 180mila; Montefranco, Monteleone di Spoleto, S. Anatolia di Narco e Torgiano, 20mila; Nocera Umbra, 1milione 800mila; Perugia, 30mila; Poggiodomo e Polino, 10mila; Scheggia e Pascelupo, 160mila; Spello, 360mila; Spoleto, 150mila; Valtopina, 280mila; Regione Umbria, 5milioni 500mila per un totale di 13milioni 660mila a cui si aggiungono 540mila euro alla Provincia di Perugia per lo svolgimento delle attività di controllo. La somma residua, pari a 500mila euro, costituirà un fondo di riserva per fronteggiare particolari situazioni finanziarie segnalate dai Comuni. Condividi