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Braccia incrociate per due ore a fine turno, giovedi' 21 maggio, per i lavoratori della Perugina, "in risposta all'atteggiamento repressivo - spiega la Rsu dello stabilimento - del management Nestle' e alla ostinata gestione unilaterale delle questioni che interessano i lavoratori negli ultimi due mesi". La decisione e' stata raggiunta stamattina dalla Rsu di San Sisto (Perugia), dopo che ieri i sindacati regionali Flai, Fai e Uila, insieme alla stessa Rsu, avevano rotto le relazioni industriali al termine dell'incontro tenuto presso Confindustria Perugia con il management di Nestle'. "Dopo anni di relazioni industriali avanzate Nestle' ha deciso di intraprendere una strada diversa - scrivono oggi in una nota Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil dell'Umbria - cosi' ci ritroviamo a discutere di provvedimenti disciplinari ai lavoratori comminati per motivi incomprensibili e registriamo un atteggiamento repressivo del management che non avevamo mai conosciuto. Ma i lavoratori Perugina, come e' nella tradizione di questa fabbrica, non si faranno intimidire e reagiranno per difendere i propri diritti". Anche Cristiano Alunni, coordinatore Rsu Perugina, parla di una situazione "ormai insostenibile". "Da 2 mesi a questa parte - dice Alunni - abbiamo vissuto una serie di situazioni gestite in maniera del tutto unilaterale, tutte indirizzate contro gli interessi dei lavoratori. Per un periodo abbiamo tentato di porre rimedi ma non abbiamo ottenuto niente. Ora la fabbrica chiede a viva voce di reagire e noi lo faremo con lo sciopero di giovedi' e con l'assoluto e rigido rispetto del calendario di lavoro gia' concordato". Calendario - conclude Alunni - che prevede un giorno di ferie per venerdi' che i lavoratori di San Sisto effettueranno come previsto. Condividi