di Nicola Bossi Una sala gremita, ma difficile da capire. Siamo in casa dell'Udc che con Casini ha deciso di prendere come palco la sala dei Notari. Siamo in casa dell'Unione di Centro, ma c'è tantissimo centrodestra presente per soppesare l'alleato per le amministrative a Perugia. C'è Forza Italia, c'è qualche sparuto ex Annino. C'è soprattutto Pino Sbrenna che è il sindaco dell'Udc e della Pdl: di questi tempi una rarità. E che si tratti di una rarità lo dimostra subito Casini che attacca il governo su tutto: salari, immigrazione e persino sulla laicità dello stato richiesta dal presidente della Camera Gianfranco Fini. Chissà cosa penserà Sbrenna di questa sua coalizione che non va d'accordo su niente per via della politica dei triplici forni dell'Udc? Ecco comunque i passaggi più salienti del Casini Pensiero a Perugia. Su Immigrazione Casini mette nel cast del Bagaglino il ministro della Difesa Ignazio La Russa dopo le sue esternazioni sulla presa di posizione dell'Onu sui rimpatri dei clandestini. "Abbiamo un ministro della difesa - spiega Casini - che dovrebbe ricordarsi dei suoi obblighi e della sua figura istituzionale: non è al Bagaglino della Politica è un Ministro della Repubblica, per cui dichiarare guerra all'Onu è una sciocchezza". Casini ribadisce inoltre che guai se il Governo userà come spot elettorali "gli stranieri rimpatriati" sarebbe "un'azione cinica e non umana". Su Laicità promossa da Fini - "Valori e principi rischiano di essere messi al bando dalla politica". La pensa così Pierferdinando Casini che ha risposto alle domande dei cronisti sull'intervento pro-laicità del presidente Camera Fini. "Per fortuna che in Parlamento - ha detto poi Casini parlando del suo partito l'Udc - c'è ancora qualcuno che vuole fare battaglie su valori e principi che ormai non hanno diritto di cittadinanza in politica". Casini ha aggiunto inoltre che Fini ha detto una cosa ovvia solo quanto ha affermato che "in Parlamento italiano non ha mai fatto leggi tenendo conto dei precetti religiosi". Sui salari - Il segretario dell'Unione di Centro, Pierferdinando Casini, presente oggi a Perugia per presentare la candidatura alla presidenza della Provincia dell'ex senatore Maurizio Ronconi, è intervenuto sui salari italiani che una inchiesta dell'Ocse ha messo tra i più bassi di Europa. "I salari italiani - ha spiegato Casini - sono bassi ma soprattutto le famiglie sono abbandonate ed è il risparmio delle famiglie che consente di superare questa crisi. Il quoziente familiare è un' altra delle promesse evocate dal presidente del consiglio in campagna elettorale che è rimasta lettera morta. Bisogna passare dalle parole ai fatti". Condividi