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Il futuro della sinistra in un grande 'big bang' che rimetta insieme 'modernisti' e radicali'? E' la tesi di Fausto Bertinotti, che Paolo Ferrero respinge: "Secondo me Fausto sbaglia analisi, la sinistra moderata stava con la globalizzazione liberista e sono rimasti là". "La sconfitta è della sinistra alternativa: noi abbiamo fatto l'esperienza di governo - spiega il segretario di Rifondazione comunista - e non essendo riusciti a cambiare le cose siamo crollati. Il problema quindi non è di metterci insieme con D'Alema ma di come ricostruire una sinistra alternativa. Fra l'altro, in tutta Europa cresce alla sinistra dei socialisti una forza alternativa, basta vedere quello che succede in Germania. Mi meraviglia che l'analisi di Bertinotti, che di solito guardava a questa dimensione, ora non la veda". Quanto all'unità dei comunisti, propugnata dal Pdci e che per ora ha prodotto l'unificazione elettorale dei due partiti e di Socialismo 2000 nella lista 'comunista e anticapitalista' per le europee, "non è un'altra strada, è una questione interna al problema più generale della ricostruzione della sinistra". Condividi