terremoto.jpg
All'Aquila continua il lavoro di recupero dei beni privati di prima necessità dalle case, svolto dai vigili del fuoco con centinaia di mezzi: "Da stamattina abbiamo accompagnato più di mille persone", dice un alpino che raccoglie le prenotazioni nel posto di blocco del principale accesso al centro, sotto via Venti Settembre. Nel frattempo, decine di squadre stanno invece effettuando i controlli di stabilità "nelle zone semi periferiche dell'Aquila. Siamo arrivati a 1.500 - dice la Protezione civile a metà giornata - con un bilancio di trenta case inagibili ogni cento visitate, più altre venti agibili solo con interventi di messa in sicurezza". Nel capoluogo per fortuna non piove più da ore, anche se i nuvoloni minacciano, e il freddo non è così insopportabile. Stanotte, però, le tende del campo di Onna in cui vivono i sopravvissuti del paesino completamente devastato dal sisma si sono allagate: erano state usate nei campi militari all'estero, e avevano perso impermeabilizzazione. Le stanno sostituendo tutte. Condividi