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PERUGIA - Le foreste dell’Umbria come fattore di promozione ambientale e di sviluppo economico e sociale del territorio. Muove da questo presupposto la proposta di Piano forestale per l’Umbria preadottata dalla Giunta regionale che dovrà accompagnare la programmazione di settore da qui al 2017. Dall’analisi del contesto, che costituisce la prima delle quattro parti in cui si articola il documento, e dalla relazione allegata al Piano sullo stato delle foreste in Umbria, emerge un patrimonio forestale in espansione. Aumenta la quantità di biomasse forestale e migliora lo stato complessivo degli ambienti boschivi, in termini quantitativi e qualitativi. Con oltre 368mila ettari di superficie forestale, in Umbria ricade oltre il 4 per cento dei boschi italiani di interesse selvicolturale, pari a 0,43 ettari pro capite di superficie boscata, un dato maggiore del doppio rispetto a quello nazionale (0,15 ettari). Il settore risulta inoltre particolarmente attivo e vitale, con una diversificazione delle attività che si svolgono in foresta e con un aumento del numero di operatori forestali e della loro capacità operativa. “Il principale obiettivo del nuovo Piano – ha spiegato l’assessore regionale alle Foreste Carlo Liviantoni – è la messa in atto di strategie per una gestione sostenibile delle foreste, così da mantenere la loro biodiversità, produttività, capacità di rinnovazione e vitalità. Il nuovo Piano adotta strategie coerenti con il principio di gestione sostenibile delle foreste e definisce obiettivi capaci di orientare nel medio-lungo periodo l’azione concreta della Regione nel settore forestale”. Nella seconda parte del documento vengono presentati gli obiettivi della strategia regionale per lo sviluppo del settore. Nella terza parte sono illustrate le azioni, disaggregate in funzione degli obiettivi specifici. Complessivamente le azioni individuate sono 34 e vanno dalla pianificazione territoriale, alla filiera foresta-legno, alle forme innovative di trattamento selvicolturale, alla biodiversità degli ecosistemi forestali, alla tutela e sviluppo del lavoro in foresta. Nella quarta parte vengono infine riportati gli strumenti di attuazione necessari, a cominciare dalla pianificazione forestale, “imprescindibile” per garantire la gestione sostenibile delle risorse. Insieme alla normativa di settore, sono indicati le fonti finanziarie, evidenziando il ruolo fondamentale dei fondi comunitari per lo sviluppo del settore, e l’organizzazione funzionale del sistema amministrativo, nel quale si prende atto dei progressi raggiunti nell’ultimo decennio e delle prospettive per il settore anche alla luce del riordino delle Comunità montane. La proposta di Piano forestale sarà sottoposta alla procedura di “Vas” (Valutazione ambientale strategica) e alle procedure di concertazione previste dal Patto per lo Sviluppo dell’Umbria. Condividi