È freddo (20.11.2018)

 

È freddo.

L’umidità di questa pioggerella entra nelle ossa.

Mi stringo su me stesso per accumulare calore nel mio corpo 

e ripararmi così dal clima rigido che subisco.

Ma questa brutta atmosfera è più forte delle mie resistenze.

Aspetto che passi l’autobus,

spero che arrivi presto,

così potrò rifugiarmi nel calore del suo riscaldamento.

L’autobus è una scuola di vita dove s’incontrano tante persone:

insegnanti e studenti,

operai di varie nazionalità ed etnie,

dirigenti d’azienda, rom.

E la quotidianità che si ripete ogni giorno

ci spinge a conoscersi,

a salutarsi con un sorriso,

a scambiare opinioni,

a raccontare esperienze.

Ed è bella questa fraternità.

Resta in silenzio e sola chi chiede di scendere in posti isolati

per vendere un po’ del proprio calore.

Il suo volto è triste,

i suoi occhi lucidi.

È il freddo della vita

e trovare calore è una sola speranza,

forse ormai passata.

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