Il Superbonus 110 prevede una detrazione fiscale del 110% delle spese per specifici interventi in efficienza energetica e misure antisismiche negli edifici.
Un provvedimento molto importante in una fase di crisi economica pesante e per un settore come quello delle costruzioni che è vitale per l'apparato produttivo del Paese, che è in grado di attivare il 96% dei settori economici nazionali, come nessun altro.
Importante, inoltre, per l'occupazione e la riqualificazione del patrimonio abitativo, generalmente molto vecchio nei materiali e nelle tecnologie.
Introdotto nel 2020 dal governo Conte2 ha previsto la possibilità di cedere crediti senza limiti (come tutti gli altri bonus edilizi: bonus facciate; ecobonus; bonus locazioni/botteghe; sismabonus).
La cedibilità dei crediti non è stata però altrettanto accompagnata da un aumento dei controlli, limitati ex post all'Agenzia delle Entrate. Un meccanismo che ha favorito le truffe: 4,4 miliardi di crediti fittizi grazie a lavori inesistenti di imprese fasulle, infatti ne sono sorte ben 11.600 negli ultimi mesi.
Di questi 4,4 miliardi truffati, fortunatamente, ne sono stati recuperati 2,3 miliardi.
Il 46% delle frodi riguarda il Bonus facciate, il 34% l'ecobonus, il 9% il bonus locazioni/botteghe, l'8% il b sismabonus, il 3% il Superbonus.
Secondo I dati ufficiali, al 31 gennaio sono 107,588 gli interventi edili incentivati dal Superbonus 110 ( circa 1600 in Umbria), per 18,3 miliardi di investimenti che porteranno a 20 miliardi di detrazioni, mentre il Pnrr ne ha stanziati 18,5.
La stima del trend fatta dal governo, che prevedeva una spesa massima di 11,5 miliardi nel 2021, comporta che il Superbonus andrà finanziato in deficit.
È questo il punto politico, Draghi vuole ridimensionare il Superbonus 110 perché ha superato i costi previsti e non tanto per le truffe che ha prodotto.
Quindi, non importa che il Superbonus vada bene, quelli che conta è che non si vuole più investire.
 

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