di Leonardo Caponi

Perugia, 13 agosto – Vorrei richiamare anch’io, come hanno fatto altri, l’attenzione sul fatto grave che lo stato di diritto nel nostro Paese sta venendo meno, travolto dalla furia di una insensata antipolitica cavalcata dai 5stelle e dalla Lega, ma alimentata da tutti gli altri partiti che si trovano in Parlamento, forse un pò di meno da Berlusconi. La vicenda dei parlamentari bonificati è esemplificativa e allucinante. Si può dare di loro qualsiasi giudizio morale e politico, sapendo però che hanno esercitato, come molti altri, parecchi presumibilmente più ricchi di loro, un diritto previsto dalla legge. Perché i loro nomi vengono pubblicati e loro stessi vengono fatti oggetto di una caccia ridicola (pensando a ciò che è l’Italia) e assatanata, all’insegna di un odio urlato, ipocrita e impotente? Si respira, in piccolo, un clima da Rivoluzione francese da operetta, ma quello fu un grande sommovimento democratico e progressista che aprì un’era nuova. Oggi non sono in campo i sanculotti, è in campo la vandea.

Questa vicenda fa il paio con quella del taglio dei vitalizi dove, indipendentemente dal giudizio di merito, è stato cancellato un diritto acquisito, aprendo la strada alla possibilità dell’arbitrio applicato a tutti i cittadini. Il mancato rispetto delle leggi colpisce le classi subalterne, non i ricchi che hanno mezzi e forze per farsele a loro uso e consumo.

Se si sommano questi fatti con la progressiva umiliazione del Parlamento, che raggiunge il suo culmine con taglio del numero dei parlamentari, emerge il quadro drammatico di un cupio dissolvi della democrazia dove galleggiano allegramente forze politiche (chiamiamole così) senza respiro e passione, ignoranti, populiste o pure macchine di potere.

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