Com’era facilmente prevedibile, le ultime nostre prese di posizione sulla donazione all’Ospedale di Pantalla, ulteriormente rafforzate dalle parole del sindaco leghista Mele (che ha sostanzialmente fatto suoi i nostri interrogativi), hanno prodotto reazioni a dir poco sconclusionate e non attinenti con i rilievi da noi sollevati.
Rimaniamo, infatti, abbastanza scettici dopo aver letto le due uscite, diffuse sui social, dell’assessora Baglioni e del presidente della Rosa dell’Umbria. Entrambi, mai entrando nel merito delle domande poste da qualche mese a questa parte sulla donazione, ci additano come criticoni, cattivoni e chiacchieroni. In pratica, come se ci divertissimo a sparare su chi fa del bene perché non abbiamo di meglio da fare.
Cara assessora Baglioni, lei ha perfettamente appreso dal suo amico sindaco l’arte di spostare l’attenzione dai problemi scottanti usando tonnellate di retorica (e anche l’utilizzo di qualche punto di sospensione di troppo), ma le possiamo assicurare che non vogliamo gettare ombre sul mondo del volontariato cittadino. Molto semplicemente, abbiamo raccolto le segnalazioni di alcuni cittadini che hanno partecipato alla donazione (peraltro, anche persone che vi hanno sostenuto elettoralmente in questi anni) e che ritengono sia abbastanza anormale, dopo un anno e mezzo, non sapere come siano stati impiegati i soldi.
Nessuno ha mai attaccato il lavoro dei volontari della Rosa dell’Umbria, cui va sempre il nostro forte apprezzamento, come di qualsiasi altra associazione che aiuta gli ultimi (per fortuna della collettività, la Rosa dell’Umbria non è l’unica realtà a farlo).
Questa vicenda, comunque, poteva chiudersi immediatamente dopo la nostra interrogazione. Bastava che il sindaco, il vicesindaco e il presidente della

Rosa dell’Umbria avessero risposto alle nostre domande allegando tanto di documentazione. Se siamo costretti a tornarci sopra, sollecitati da molti cittadini (tra cui numerosi elettori di destra!) piuttosto infuriati, è perché abbiamo ricevuto in cambio solo silenzi assordanti e attacchi sguaiati. Per per non parlare, poi, dell’inquietante rimozione dal sito del Comune del comunicato sulla consegna dei ventilatori e della fattura allegata!
Cara assessora Baglioni e caro presidente Serrani, siamo una comunità politica di lavoratori e di persone che, nel tempo libero, si impegnano nell’associazionismo e nel volontariato. In questi mesi, ad esempio, avete collaborato fianco a fianco con alcuni nostri iscritti al centro vaccinale di Ponterio.

Non vi permettiamo, dunque, di ergervi a paladini esclusivi della buona politica e della solidarietà.
La città di Todi e la Media Valle del Tevere sulla questione della donazione hanno bisogno di risposte chiare e non di vittimismo o, peggio ancora, di chi strumentalizza il lavoro dei volontari per evitare alcune semplici domande.
P. S. Siamo stati definiti anche “leoni da tastiera”. Ricordiamo al presidente della Rosa dell’Umbria che le nostre prese di posizione nascono dallo stare in mezzo alle persone e non certo sui social. Siamo sempre disponibili al confronto de visu e gli consigliamo, inoltre, di prestare molta attenzione: questa amministrazione ha l’attitudine pilatesca a lasciare in mano a solitari bersagli le patate bollenti non assumendosi mai una responsabilità. Ci sembra che il solito copione si stia replicando anche con lui in queste ore. Com’è che dice il detto? “Dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io”.
 

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