Ore febbrili di studio per il ministro degli esteri russo Lavrov in vista del prossimo arrivo a Mosca di Luigi Di Maio, infatti il diplomatico che pur parla diverse lingue europee ed asiatiche, analizzando gli interventi del suo omologo italiano ha scoperto che il nostro rappresentante usa una lingua che, pur d'impianto neolatino, coniuga verbi e usa desinenze sconosciute. Parole e verbi nelle trattative diplomatiche sono decisivi e quindi teme l' incomprensione, peggio l' inganno. Intanto l' ambasciata russa a Roma ha contattato diversi esperti tra i quali i redattori della autorevolissima pagina social " degrado postmezzadrile", pare che pur diverse le parole la struttura grammaticale del " fermaceratese" sia quella che più somiglia alla lingua parlata dal ministro italiano.

 

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