di Maria Pellegrini

La storia antica, scritta dagli uomini, narra le imprese compiute dagli uomini, le donne appaiono solo in relazione ai loro padri,mariti, o figli. Raramente conosciamo i loro pensieri, la verità sulla loro vita coniugale, le loro gioie o infelicità. Spesso sono state riferite verità di comodo sul loro conto. Perciò ricostruire la biografia di personaggi femminili dell’antichità romana comporta numerose difficoltà perché la loro vita è passata attraverso il filtro di chi scrive e quello degli stereotipi che la società del tempo ha voluto trasmettere. Di una donna della Roma antica il più delle volte si è preferitoricordare la sua dedizione alla casa e alla cura dei figli, dunquerelegarla nel ruolo domestico e riproduttivo. Ma rappresentare un modello ideale di femminilità, incentrato sulla maternità e sulla subalternità, era da tempo diventato inattuale nella società romana, soprattuttonell’età imperiale perchéle donne erano colte, intraprendenti, potevano disporre del proprio patrimonio avuto in dote, accumulare notevoli ricchezze e avere pertanto un ruolo di primo piano nella vita economica e politica.

I giudizi sulle donne potenti, emancipate, come le Auguste del II secolo d. C.,furono spesso malevolie hanno lasciato ai posteriuna fama tutt’altro che positiva, ma furono espressi non tanto per amore di verità, quanto per una misoginia di cui era affetta la società romana. Tali giudizi negativi sono tuttavia contrapposti alla diffusione ufficiale di immagini, monete, sculture che rappresentano anche le donne di poterenei loro ruoli di madri amorevoli o spose virtuose. Dobbiamo tenere presente tutto ciòquando consideriamo anche quanto è stato tramandato sulla figura di Faustina Minore, figlia di Antonino Pio e Faustina Maggiore.

 

“Dolce, amorevole, semplice”. Con queste parole l’imperatore Marco Aurelioha descritto nei suoi “Pensieri”(riflessioni in lingua greca, pubblicate anche con altri titoli:“Colloqui con sé stesso”, o “Meditazioni”, o “Ricordi”, o “A sé stesso”)la sua sposa Faustina Minore (che chiameremo in seguito semplicementeFaustina), adoperando nel descriverla i tradizionali stereotipi del modello ideale femminile, come si voleva che fosse la matrona ideale. Il loro matrimonio avrebbe garantito la continuità della dinastia, perchéla fanciulla rappresentava il passaggiodel potere dal padre Antonino Pio al marito Marco Aurelio.Nella biografia dell’imperatore scritta daGiulio Capitolino, uno degli autori della “Storia Augusta” è Marco Aurelio stesso ad affermare che la fanciulla gli “aveva portato in dotel’Impero”.

Il matrimonio fu celebrato con grande sfarzo, Antonino Pio distribuì ai soldati il consueto donativo che serviva a ottenere il consenso e la benevolenza degli eserciti. Per solennizzare ulteriormente l’avvenimento furono emesse monete in oro, argento e bronzo.

Faustina fu eccezionalmente prolifica, diede alla luce tredici figli dei quali molti morirono in tenera età. Cinque femmine raggiunsero l’età adulta, dei maschi  sopravvisse soltanto Commodo, il futuro imperatore (il suo gemello era morto all’età di quattro anni). In occasione della nascita della primogenita, aFaustinafuriconosciuto il titolo di“Augusta”, che da un punto di vista giuridico non prefigurava un ruolo politico definito, ma sotto il profilo sociale era un onore di grande prestigio. La sua fecondità, di buon auspicio per la discendenza, era lodata e ammirata.

Secondo alcuni storici moderni, il matrimonio non poté certo definirsi felice, fu piuttosto un’unione di convenienza.Faustina era promessa a Lucio Vero, fratello adottivo di Marco Aurelio (Antonino li aveva adottati entrambi designandoli suoi successori). Anche Marco Aurelio aveva rotto il suo precedente fidanzamento per obbedire al volere di Antonino e poter diventare suo successore, come avvennenel 161. Egli divise il potere imperiale, come stabilito dal padre, con il fratello adottivo Lucio Vero di cui si tramanda fosse “assai meno virtuoso di lui”. Durante la guerra contro i Parti si abbandonò a una vita di divertimenti mentre i suoi luogotenenti si occupavano dell’impresa militare. Marco Aurelio tollerava le leggerezze del fratello, ma quando agli inizi del 169 Lucio Vero morì,egli poté governare più saggiamente senza dover nascondere i difetti delfratello. Sebbene amasse la pace fu costretto a sostenere molte guerre: contro i Parti, contro i Quadi e i Marcomanni, popolazioni germaniche che abitavano a nord del Danubio.

Faustina lo seguì in due spedizionie per aver accompagnato il marito in campagne di guerra, ricevette il titolo di “mater castrorum”,ossia “madre degli accampamenti militari”, con il quale compare su iscrizioni e monete, titolo che rappresentava un ruolo pubblico accanto all’imperatore, anche se Marco Aurelio, secondo il racconto del biografo della “Storia Augusta”,continuava a lodare le sue qualità domestiche, ringraziando gli Dei per avergli concessa una moglie così fedele, così amabile, e di una lodevole semplicità di costumi.Il ruolo di materna protettrice dei luoghi  militari, e quindi dei soldati, era importante per rafforzare la loro lealtà nella protezione delle frontiere dell’Impero. Tuttavia,gli scrittori della “Storia Augusta”,con malevole voci la accusarono discarsa fedeltà coniugale, e in seguitoanche altri si mostrarono concordi nel tramandare la sua condotta libertina.

Edward Gibbon, storico inglese del XVIII secolo, ad esempio,nel suo famoso testo “Storia e decadenza dell’impero romano”, dà credito a tali maldicenze o verità manipolate e scrive:

“Faustina non è meno famosa per le sue disonestà che per la sua bellezza. La grave semplicità di quel Principe filosofo non era capace di fermare la licenziosa incostanza di lei, o di frenare quella sfrenata passione che le faceva spesso trovare un merito personale nel più vile degli uomini. Marco Aurelio pareva o insensibile ai disordini di Faustina, o il solo in tutto l’Impero che l’ignorasse. Ciò gli procurò disonore. Egli promosse molti degli amanti di lei a cariche onorevoli e lucrose, ma per trent’anni continui le diede prove invariabili della più tenera confidenza e di un rispetto che non terminò se non con la di lei vita.”

 Faustina fuanche accusata di avere avuto una relazione con un gladiatore, da cui sarebbe nato Commodo. Gli scrittori della “Storia Augusta” raccontano che a Gaeta, residenza imperiale di villeggiatura, Faustina gradisse particolarmente la compagnia di marinai e gladiatori. Sempre secondo le stesse fonti, questa nascita illegittima avrebbe spiegato la totale depravazione di Commodo (il figlio che successe a Marco Aurelio), e la sua attrazione maniacale per gli spettacoli gladiatori durante il suo principato, al punto di scendere nell’arena e di combattere lui stesso.

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Altra notizia contraria alla buona fama di Faustinaè riportata sia da Cassio Dione siadalla “Storia Augusta”: Faustina era coinvolta nell’usurpazione del 175 di Avidio Cassio. Quest’ultimo era un valido comandante militare di origine siriana, che aveva combattuto contro i Parti. Poiché Marco Aurelio era gravemente malato, Faustina avrebbe indotto segretamente Avidio Cassio a prepararsi per l’usurpazione in modo che, se fosse successo qualcosa al marito, il comandante avrebbe potuto sposarla e ottenere insieme a leiil potere. Diffusasi la falsa notizia della morte di Marco, Avidio Cassio si era proclamato imperatore. Quando si scoprì che l’imperatore era in vita, Avidio Cassio fu ucciso dai suoi soldati. Marco Aurelio si era rifiutato di leggere i documenti che avrebbero potuto comprovare la colpevolezza della moglie.A chi lo esortava a ripudiare la moglie, se proprio non voleva farla eliminare, egli ricordava che in tal caso avrebbe dovuto restituire la dote, cioè l’impero che gli era stato trasmesso dal matrimonio con la figlia di Antonino.

Cassio Dione riporta la notizia che Faustina poteva essere morta anche a causa del suo coinvolgimento nell’usurpazione del 175 d.C. e che si fosse suicidata.

Altre fonti, molto più tarde, ad esempio Giovanni Antiocheno (uno storico bizantino, cronista del VII secolo)confermano la versione che Avidio Cassio era stato istigato proprio dalla moglie di Marco Aurelio. La notizia di questo ruolo attivo di Faustina nell’usurpazione di Avidio Cassio,ripetuta più volte dagli scrittori antichiè oggi considerata frutto della volontà di metterla in cattiva luce. La complicità di Faustina nella rivolta di Avidio Cassio per alcuni studiosi moderninon merita alcuna credibilità, secondo altri, invece, Faustina aveva in mente un disegno politico ben preciso nel caso della morte del marito, mantenere il proprio potere fino a quando il figlio Commodonon fosse in grado di succedere al padre.

Ma le dicerie per denigrare Faustina non finiscono qui. Marco Aurelio aveva fatto sposare Lucilla, una delle figlie avute da Faustina,con Lucio Vero (suo fratello d’adozione, che era stato promesso sposo di Faustina, prima del suo fidanzamento con Marco Aurelio). Si vociferò allora che Faustina avesse commesso adulterio con il genero e che lo avesse poi avvelenato per vendicarsi di lui che aveva rivelato la loro relazione alla moglie Lucilla.

Tutte queste voci furono smentite dall’atteggiamento di Marco Aurelio.Nel 176, all’età di 56 anni,Faustina morì per malattia in Asia Minore, precisamente ad Halala, ai piedi della catena del Monte Tauro, che sarà ribattezzata Faustinopoli in suo onore. Marco Aurelio fu molto provato dalla sua morte.Il Senatola dichiarò Dea, la sua immagine fu rappresentata nei templi a lei dedicati con gli attributi di Giunone, di Venere e di Cerere, e fu decretato che i giovani sposi andassero nel giorno nuziale a porgere voti dinanzi all’altare della “diva Faustina”, protettrice delle nozze che si auspicavano prolifiche come quelle di lei.

Anche nelle lettere scambiate tra Frontone, scrittore e oratore, e Marco Aurelio, Faustina appareessere stata una buona madre, premurosa e attenta alla salute dei figli e una buona e virtuosa moglie di un imperatore filosofo.

Il ritratto malevolo di Faustinalasciato ai posteri è viziato sicuramente dalla propaganda negativa di chi voleva infangarla. Trenta anni di matrimonio accanto a un uomo di grande cultura e umanità, Marco Aurelio, tredici figli, due campagne al seguito del marito nella seconda delle quali morì, non sono elementi sufficienti per assolverla da tante accuse?Il figlio dato da Faustina a Marco Aurelio, Commodo, manifestò un carattere decisamentenegativo e tra i suoi eccessi si segnalò la passione per i giochi gladiatorii. Pernon far ricadere su Marco Aurelio il disonoredi aver generato un principe degenere,i misogini accusarono di adulterio Faustina attribuendole un amante gladiatore. L’imperatore era riabilitato a scapito del fango gettato sulla moglie. Anche la comprensione nei confronti delle malefatte della donna apportarono a lui un aura di superiore saggezza, e lo resero un modello di clemenza.

“Le accuse di dissolutezza appaiono assurde fino al ridicolo e all’irriverenza dinanzi alla romana fecondità di questa imperatrice che sembra in ciò rinnovare le matrone degli antichi templi.” Così la difende animosamente Ettore Paratore, illustre studioso della latinità, che per sottolineare le sue virtù di madre e di sposa ricorda un medaglione in cui l’Augusta Faustina è rappresentata con due suoi figlioli e un terzo sulle ginocchia. Posta sul retro è incisa questa didascalia “FecunditasAugustae” alludendo alla prolificità dell’Augusta Faustina nel cui volto Paratore vede “l’ultimo sorriso di quell’armonica esemplare civiltà romana che culturalmente trionfava sia in Marco Aurelio, sia in lei.”

 

Nota: molti sono i ritratti di Faustina, nelle varie età della vita, quello qui riprodotto è di Faustina giovane, e si può ammirare nei Musei Capitolini.

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