La situazione del lavoro a Terni è devastata; la grande crisi degli ultimi anni ha lasciato un buco di circa 10.000 posti di lavoro e nel breve tale situazione  non è sostenibile, rischiando di peggiorare ulteriormente il disagio sociale ormai tangibile nella Città dell’Acciaio.

Sì Terni è la Città dell’Acciaio, lo sappiamo tutti. L’Acciaieria, che ha permesso, permette e ci auguriamo permetterà anche nel futuro il benessere di Terni, è la più grande azienda del Centro Italia ed è il principale sostegno diretto ed indiretto dell’economia ternana tutta, dalla piccola industria al commercio, e come tale va salvaguardata in tutte le sedi competenti ed in tutti i modi.

Ma non di solo acciaio si può vivere, ben vengano nuove iniziative così come illustrate dallo studio Ambrosetti nel lavoro commissionato da Confindustria Terni, che, tentando un colpo di coda vista l’ormai evidente annessione da parte di Confindustria Umbria, ha lanciato una debole provocazione alla classe politica dirigente ternana ed umbra, invocando per l’ennesima volta l’avvento della fantomatica Chimica Verde, sulle ceneri della chimica tradizionale delle grandi ex aziende Polymer-Montedison-Basell e Terni Chimica, che hanno lasciato sul terreno situazioni di disoccupazione, dismissioni e problemi di bonifiche ambientali.

E cosa fa la politica a Terni: cancella l’Assessorato alla sviluppo economico!!

Sì, sembra paradossale, ma a Terni non abbiamo un assessorato allo sviluppo economico, assessorato che riteniamo fondamentale e strategico in quanto è evidente la mancanza di una strategia economica ed industriale della Città di Terni, strategia che non si può lasciare alle approssimazioni di soggetti nella maggior parte delle volte senza le necessarie competenze.

Abbiamo ripetutamente detto e lo chiediamo adesso ufficialmente al Sindaco Di Girolamo di ridurre e razionalizzare gli Assessorati portandoli dagli attuali 9 a 5, in linea con quelli regionali, assegnando le necessarie deleghe allo Sviluppo economico, fondamentali per la ripresa della Città e l’incremento del lavoro.

Chiediamo quindi al Sindaco di recepire i chiari messaggi dei cittadini e degli imprenditori, dando immediato riscontro alle nostre richieste e offrendo un esempio di riorganizzazione e capacità di reazione.  La Città ha bisogno di fatti concreti, non solo di chiacchiere volte a  salvaguardare  qualche interesse di bottega.

MOVIMENTO CIVICO PROGETTO TERNI – SICUREZZA E LEGALITA’

Giovanni Ceccotti

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