"Per trasformare Gubbio nel polo strategico dell'idrogeno serve la volontà di far capire al governo che non esiste un'altra città più adatta dove portare avanti questa sperimentazione". Così il portavoce del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, Thomas De Luca, che depositerà una mozione per chiedere alla giunta regionale di "attivarsi congiuntamente al sindaco, alle cementerie del territorio, agli enti di ricerca, alle associazioni e comitati locali per sostenere Gubbio come Polo nazionale dell'idrogeno per la produzione di cemento". L'obiettivo è quello di "cogliere ed integrare tutte le opportunità e le risorse messe a disposizione dal PNRR nazionale e dagli ulteriori piani europei sulla transizione ecologica e il green deal, costituendo un grande hub internazionale per la sperimentazione e la ricerca, il trasporto, la produzione e lo sviluppo tecnologico al sostegno delle filiere di transizione verso l'idrogeno".

"Il Movimento 5 Stelle da mesi chiede alla Regione di istituire un tavolo per cogliere le opportunità del PNRR in cui la partita legata all'idrogeno assorbe totalmente circa 3,19 miliardi - scrive De Luca nella mozione - risorse per riconversione di imprese come acciaierie e cementifici, ricerca, produzione di idrogeno in aree industriali, sperimentazione nel trasporto stradale e ferroviario, sviluppo tecnologico nelle filiere di transizione verso l'idrogeno. La Regione non può ignorare le sollecitazioni che arrivano da sindacati e istituzioni. Come denunciato anche dai sindacati, se la Regione non si fa carico della vertenza il rischio di perdere posti di lavoro diventa sempre più concreto. A Gubbio da più di mezzo secolo operano due grandi cementifici che rappresentano oltre un quarto del PIL prodotto. Ci sono 1500 lavoratori coinvolti tra diretto e indotto, un patrimonio produttivo che va difeso con l'obiettivo di migliorare l'impatto ambientale".

Contro la richiesta dei due cementifici di poter bruciare CSS si è opposto con fermezza anche il consiglio comunale di Gubbio votando a maggioranza una mozione a tutela dell'ambiente e della salute. "Mentre la Regione ancora rincorre una visione obsoleta investendo sul CSS - prosegue De Luca - nel mondo progetti innovativi nel settore del cemento si stanno diffondendo rapidamente. Si stima che l'impatto sul Pil degli investimenti sull'idrogeno sia compreso tra 22 e 37 miliardi di euro al 2050, con importanti ricadute occupazionali e risvolti positivi sull'ambiente con la riduzione delle emissioni totali. L'idrogeno rappresenta il pilastro delle future strategie ambientali ed energetiche globali - conclude De Luca - il futuro green da lasciare alle generazioni di domani, una delle tecnologie che contribuiranno a centrare l'obiettivo europeo del -55% di emissioni di Co2 entro il 2030. Processi industriali puliti e sostenibili per la produzione di un materiale insostituibile nelle infrastrutture e nelle costruzioni. Gubbio può diventare il polo di eccellenza per un cambiamento che la Regione Umbria deve essere in grado di cogliere per offrire lavoro e sviluppo nel rispetto dell'ambiente".

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