Democrazia in questo 2021 fa rima con “carriera” mia (carriera da cameriere della casa del padrone, ovviamente).
Sulla vicenda che ha tenuto in ansia l’intera città, la chiusura dell’ospedale e oggi la sua riapertura mozza e senza futuro, si va da chi dice, io c’ero, mi sono battuto, ora è tempo di riscuotere: votatemi! A chi non s’è mai visto, ma visto che un ospedale vero ancora non c’è ma le elezioni sì, promette che sarà lui a ridarcelo.  Poi c’è anche chi fino a ieri sulle “barricate” (a parole), oggi si candida con chi l’ospedale ce l’ha tolto.

Ma questo è solo ciò che si vede, ma dietro! C’è il niente! Che ci facciamo delle promesse di aspiranti Sindaci e Consiglieri comunali, è solo la lotta che paga, solo se creeremo problemi seri a chi comanda e decide su di noi popolo, avremo ciò che è giusto e che rivendichiamo. Al padrone di turno, al futuro “rappresentante” del popolo pronto a servirlo, abbiamo solo da dire che i conti li dovranno fare con la piazza, con i lavoratori e noi saremo lì, con loro. E lì che si decide tutto, anche sull’ospedale e la sanità pubblica, non con le chiacchiere del “salvatore” di turno.

Ma il vuoto di idee e il pieno di promesse elettorali non si deve nascondere e va messo sotto gli occhi di tutti. Prendiamo ad esempio la scuola. Cosa è stato fatto nell’era Covid 19. Nulla e nessuno ne parla. Fanno accapigliare le persone intorno al green pass, ma l’edilizia scolastica è ferma come un morto, le classi pollaio restano e diventeranno classi focolaio; intanto hanno nascosto il metro con cui misuravano la distanza tra i banchi. Hanno visto che i ragazzi non “ce capono” e quindi, nascondere la verità diventa una necessità politica. Eppure chi vive nella scuola sa che con le attuali classi, non c’è praticamente una sola aula che rispetta i parametri di superficie previsti per legge.

Usando il nasometro qualcuno potrebbe eccepire, ma che c’entra con le elezioni comunali. Tutto, è la risposta. Il Comune non è un Ente indipendente dalle volontà politiche generali e dagli interessi economici particolari. O si cambia sistema oppure si è complici con l’attuale sistema: quello che ha portato a privatizzare tutti i servizi, a cancellare contratti e diritti dei lavoratori, a tagliare servizi fondamentali, dall’assistenza per anziani e disabili, ai trasporti pubblici, fino alla protezione ambientale. E’ l’idea figlia di precisi interessi economici, di un capitalismo sempre più spietato, che trasforma il diritto alla salute in una merce e la sanità in una azienda e lo stesso discorso vale per la scuola, il lavoro e l’ambiente.

In conclusione da Sindaci e Consiglieri che si pongono ancora una volta sulla strada battuta con particolare sudditanza ai poteri che contano (finanziari, economici, politici e mediatici), Spoleto ma l’intera società non avranno alcun beneficio; qualche spoletino, qualche italiano un utile lo avrà, ma questa è la storia di ieri, di prima, di sempre, dei soliti noti. Noi in queste elezioni saremo presenti con le nostre idee e con le nostre battaglie, per aprire gli occhi a chi non vede, per organizzare chi si oppone allo stato di cose presenti.

Associazione culturale CASA ROSSA

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