La nomina, l'insediamento e la piena operatività del Commissario straordinario della comunanza agraria Appennino gualdese è una vera e propria batosta che strapazza a dovere l’irresponsabile atteggiamento di chiusura e di ostilità da sempre dimostrato dalla Giunta Morroni nei confronti dell’iniziativa per la ricostituzione del sodalizio per la migliore tutela della nostra montagna, quale patrimonio collettivo della nostra comunità.

La Giunta che ha tentato in tutti i modi di ostacolare il riconoscimento della comunanza agraria e delle sue ragioni, che giunse perfino ad affiggere manifesti in tutta la Città contro le centinaia di cittadini che avevano partecipato alle sue assemblee, che per paura e con ossessione ha dileggiato i suoi promotori tentando di alimentare sediziosamente ma invano l’ostilità nei loro confronti e che ha sempre disquisito a vanvera sulla legittimità della loro iniziativa e delle loro richieste, si trova ora battuta sul campo della verità, della realtà e del diritto e deve ingoiare un altro grosso rospo.

Il fatto che oggi sia stata costretta a chinare il capo, genuflettersi e mettersi intorno ad un tavolo di fronte alla richiesta di incontro del commissario nominato dalla Regione è la migliore dimostrazione che la lotta, la determinazione e la partecipazione dei cittadini alle sorti della loro comunità paga sempre.

Ben diverso, senz'altro rispettoso della democrazia, giuridicamente più fondato ed ispirato ad un approccio più sereno ed attento alle ragioni dei promotori dell'iniziativa civile è stato l'approccio della Regione dell'Umbria coronato infine dalla nomina del Commissario.

Noi vogliamo salutare questa nomina come garanzia di legittimità e di trasparenza nella gestione del patrimonio collettivo della montagna e come prima tappa per il pieno e definitivo riconoscimento della comunanza.

Oggi diventa dunque possibile vincere la scommessa dei cittadini e fare di Appennino gualdese una sorta di costituente popolare dei beni comuni e delle ricchezze ambientali della nostra montagna, per una loro migliore salvaguardia e per un utilizzo “democratico” che badi all’interesse generale di tutta la comunità e non ai profitti esclusivi di una piccolissima manciata di grandi speculatori. Un'iniziativa del popolo, dal popolo, per il popolo dal portato effettivamente rivoluzionario che a Gualdo ha il merito di riaprire molto concretamente sia le partite della sostenibilità ambientale e della conversione ecologica dell'economia, sia il confronto pubblico sulle maggiori ricadute per la collettività dalle attività economiche che utilizzano le ricchezze comuni del territorio, sia la prospettiva di una gestione partecipativa, comunitaria e più democratica dei beni comuni, senz'altro più attenta all'interesse generale e più preoccupata della salvaguardia dell'habitat montano e delle sue grandi risorse di quanto si sia dimostrato nella storia della nostra Città e nella conduzione della cosa pubblica così come agita dall'attuale Giunta.

La ricostituzione della comunanza agraria con il riconoscimento delle sue ragioni morali, giuridiche ed amministrative rappresenta una svolta: essa può effettivamente diventare la banca popolare gualdese in cui vengono messi in sicurezza i beni comuni ed il patrimonio collettivo della nostra Città, contro la loro svendita ed i rischi sempre più evidenti di un loro utilizzo predatorio e selvaggio.

D'ora in poi, nei pochi mesi che gli restano a far danni, sarà senz'altro più difficile per il Sindaco e per la sua Giunta continuare a deliberare su questioni importanti facendo finta di niente e senza tenere in alcuna considerazione le normative sugli usi civici, come hanno fatto finora nonostante le diffide ricevute e nonostante che sull’argomento vi fosse un procedimento aperto di verifica e di approfondimento, con l'intera materia di fatto sub iudice.

Il programma SvendiGualdo di privatizzazione selvaggia del territorio che ha prepotentemente e così evidentemente preso corpo dalla riapertura delle cave in avanti, che ci ha poi deliziato con altre chicche e che rischia di avventurarsi verso altre mete, oggi trova un contraltare autorevole ed istituzionalmente forte proprio nel commissario nominato dalla Regione: la Giunta Morroni non ha più le mani completamente libere e non può più considerare come un impiccio insopportabile le azioni di resistenza civile o di sacrosanta rivendicazione agite da parte della popolazione.

É proprio a questo proposito e con questa certezza che vogliamo da subito mettere le mani avanti e pronunciare parole chiare e forti che siano da monito contro ogni ulteriore tentativo di svendere i beni comuni dei gualdesi. La sinistra per Gualdo è convinta che il progetto di estensione del parco eolico di Cima Mutali condiviso con il Comune di Fossato di Vico possa e debba costituire una grande occasione di sviluppo sostenibile e di rilancio economico per la nostra Città nel segno delle fonti rinnovabili di energia.

Il parco va assolutamente realizzato, ma siamo però altrettanto convinti che questa partita non può né deve essere giocata da una Giunta in evidente stato di stress ed in procinto di giocarsi il tutto per tutto: condizioni nemiche delle cose fatte alla regola dell'arte. Vigileremo pertanto e ci adopereremo di lena affinché questo non accada. È evidente il rischio che corre la nostra Città di perdere una delle sue ultime occasioni perché la realizzazione del parco eolico possa garantire ritorni economici tangibili, stabili e consistenti per tutta la comunità sia in termini di risorse, sia in termini di nuova e buona occupazione, sia in termini di abbattimento dei costi dell'energia.

Con la Giunta Morroni questa grande occasione può solo tramutarsi nell'ennesimo regalo a pochi, nel mentre al Comune ed alla collettività andrebbero solo le briciole, nonostante l'area sia di proprietà pubblica – e pubblico è anche il progetto – ed in essa insistano gli usi civici. La vicenda delle pensiline fotovoltaiche, ovvero dell'utilizzo di un bene comune in cambio di briciole, è, da questo punto di vista, esemplare e non può che servire da precauzione.

Solo l'alternativa popolare, civile e di sinistra, fianco a fianco dei cittadini di una ricostituita comunanza agraria possono garantire il pieno soddisfacimento delle aspettative che i gualdesi nutrono per una delle ultime opportunità di rilancio economico possibili alla nostra Città.

 

Per la sinistra per Gualdo

Gianluca Graciolini

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