PERUGIA - ''Per la zootecnia umbra e' finalmente arrivato il momento delle scelte strategiche. Dopo anni di attesa, il Piano regionale di settore e' finalmente in discussione ed e' necessario cosi' definire, nel Tavolo appositamente istituito presso la Regione, le linee di sviluppo di una moderna zootecnia, in grado di coniugare le esigenze produttive a quelle ambientali''.

E' quanto rileva in una ''lettera aperta', il presidente della Cia dell'Umbria, Domenico Brugnoni. ''L'attivita' zootecnica - ha ribadito - riveste un' importanza che va ben al di la' dei pur rilevanti aspetti legati alla gestione imprenditoriale degli allevamenti. Rappresenta un pilastro portante per il mantenimento della qualita' dell' ambiente e della fertilita' dei suoli, per la qualificazione e valorizzazione delle produzioni, per la sicurezza alimentare e per la produzione di energia rinnovabile, in sintesi per un efficace sviluppo della green economy nella regione''.

Per Brugnoni ''i problemi ai quali il Piano regionale dovra' necessariamente rispondere saranno, non tanto ''cosa produrre' quanto ''come produrre' per contrastare la pericolosa tendenza degli ultimi anni ad una progressiva riduzione del patrimonio zootecnico''. Il presidente regionale si dice convinto che ''le questioni da risolvere sono evidenti a tutti e riguardano come allevare, rispettando l' ambiente e soprattutto come competere in un mercato sempre piu' aperto ed agguerrito. Dunque una doppia sostenibilita', ambientale ed economica''.

In questa prospettiva, conclude Brugnoni ''al Piano e' legato il futuro di molte delle aziende agricole dell'Umbria e il destino delle produzioni di eccellenza, come la risposta alle maggiori esigenze di sicurezza alimentare e qualita' ambientale dei consumatori e dei cittadini. Un grande impegno corale e un'importante responsabilita'''.
 

Condividi