CASTIGLIONE DEL LAGO – Inaugurata oggi a Palazzo della Corgna la mostra degli aquiloni intitolata "Il pensiero che vola… gli aquiloni di Dario Trabalza". è il primo atto ufficiale della XXII edizione di Coloriamo i Cieli, la grande kermesse internazionale di aquiloni e mongolfiere che si terrà dal 1° al 5 maggio 2013 all'aeroporto Leopoldo Eleuteri di Castiglione del Lago.

«Dario Trabalza è un personaggio ammirevole - ha dichiarato Luigino Burico, responsabile del Laboratorio degli aquiloni di Coloriamo i Cieli e grande esperto nazionale in materia - perché ha da sempre trasmesso ai suoi allievi e al mondo intero i valori di pace e fratellanza tra i popoli. Trabalza ha utilizzato l'aquilone come veicolo di amicizia e tolleranza universale».

Ma chi è Dario Trabalza? Dario Trabalza è nato a Foligno 73 anni fa e dopo anni di aeromodellismo alla fine degli anni 70 passa all'aquilonismo. Partecipa a vari raduni e soprattutto alle prime edizioni di Coloriamo i Cieli. Inizia a divulgare la sua nuova passione a Foligno e fonda insieme ad alcuni amici il gruppo "I Millepiedi" dal nome di un antico aquilone di origine forse giapponese. I Millepiedi cominciano ad operare e farsi conoscere nel mondo dell'aquilonismo professionistico organizzando a Foligno forse la prima vera scuola di aquilonismo moderno. Nel 1988 vengono contattati dagli aquilonisti di Pontelagoscuro (FE) per organizzare il raduno aquilonistico per la pace chiamato "One sky, one world". è qui che inizia la svolta di "impegno" dei Millepiedi: decidono di diventare ambasciatori di pace e fratellanza portando questo messaggio in tutti i raduni. Coinvolgono le scuole nella loro passione e vengono contattati dal Centro Internazionale della Pace tra i Popoli di Assisi per rappresentarli attraverso il volo e diventano ambasciatori della pace dell'Onu, costruendo, inviando e consegnando aquiloni di pace a Fidel Castro, in Giappone e addirittura in Cina, quando ancora era difficilissimo entrare nel subcontinente dell'estremo oriente.

Costruiscono centinaia di aquiloni molto complessi e alcuni da record. Nel 1990 a Castelluccio di Norcia il serpentone Avis lungo 1350 metri rompe il cavo di ritenuta, supera il monte Vettore (alto 2432 metri) e vola via senza essere mai più ritrovato. A Castiglione del Lago nel 1992 i Millepiedi polverizzano ogni primato ed entrano nel Guinness dei Primati con l'aquilone più lungo del mondo: 2088 losanghe da un metro per un totale di 2088 metri con unico filo. L'aquilone non regge al forte vento e rompe il cavo volando via in direzione sud: verrà ritrovato ancorato ai cavi dell'alta tensione a circa 20 km coinvolgendo in un rocambolesco recupero il sindaco di Castiglione del Lago, tecnici dei telefoni e dell'Enel fino alle 3 di notte.

Nel 1992 Dario Trabalza e i Millepiedi vengono ricevuti da papa Giovanni Paolo II in Vaticano portando in dono un grande aquilone di pace realizzato in "spinnaker" e interamente cucito anche nelle decorazioni. Nel 2000 Dario Trabalza riceve l'Oscar dell'aquilonismo alla carriera che ne conferma il grande prestigio internazionale e rende merito per l'impegno di messaggero di pace. Il 1° maggio 2007 Coloriamo i Cieli conferisce a Dario Trabalza l'Aquilone d'oro alla carriera.

Mai come quest'anno c'è bisogno di portare messaggi di pace, tolleranza e rispetto reciproco fra i popoli e quindi appare molto appropriata la scelta di dedicare la consueta mostra all'opera di Dario Trabalza, un uomo che con la propria grande passione ha inviato e invia segni di amicizia e fratellanza in tutto il mondo.

«L'aquilone è un perfetto strumento interculturale - ha sottolineato Ivana Bricca, assessore alla Cultura del Comune di Castiglione del Lago - e Coloriamo i Cieli rappresenta magnificamente quello vogliamo comunicare del nostro territorio: le tematiche dell'ambiente e della sua tutela, l'accoglienza e la solidarietà. Ecco perché tante associazioni sono in prima fila con noi: Arbit, Laboratorio del Cittadino, Ideando, Ass. Culturale Franco Rasetti collaborano attivamente alla rassegna 2013».

L'inaugurazione è stata accompagnata dalle musiche di Antonio Vivaldi eseguite degli "Archi del Trasimeno" in collaborazione con la Scuola di Musica del Trasimeno.

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