Nella ricorrenza dei 163 anni delle tragiche giornate che videro la città di Perugia teatro di uno dei più atroci eccidi perpetrati dalle truppe dello Stato Pontificio contro una popolazione civile insorta nel nome della libertà nell’anniversario dei 78 anni dal ritiro dell’esercito tedesco occupante da Perugia. Il Comitato Pietro Castellini in memoria e in continuità con le fiere tradizioni anticlericali, socialiste e federaliste del risorgimento perugino/italiano anche quest'anno sia pur in forma ridotta a causa dell'impegno dei suoi membri contro l'attuale clima di guerra PROMUOVE : FIERAMENTE ANTICLERICALI!

- All’insegna del recupero e della difesa della memoria storica cittadina, contro il trasversale e dilagante revisionismo storico volto ad occultare, sminuire e ridimensionare la portata reale dei tragici eventi del Giugno 1859 col fine di devitalizzarne il significato, scagionarne mandanti ed esecutori e cancellarne la memoria delle vittime

- in difesa del libero pensiero e della libertà di coscienza, contro l’oscurantismo religioso

- a favore dell’autodeterminazione individuale e sociale, contro le sistematiche ingerenze di tutte le istituzioni religiose nella vita politica, culturale e morale della collettività

- in difesa dell’autodeterminazione sessuale e di genere, della libertà di vivere secondo le “proprie” convinzioni e scelte etiche, contro il fondamentalismo religioso che col suo intrinseco carattere dogmatico, discriminante e totalitario, predica e impone un’unica Realtà, un’unica Morale, un’unica Natura, un’unica Verità

- in difesa di un’esistenza vitale e terrena, per una sessualità come piacere, contro l’inganno di tutte le dottrine religiose che al fine di manipolare e sottomettere ogni passione umana, hanno fatto della morale della rinuncia, del sacrificio, dell’alienazione da sé l’unico modello da seguire.

- contro un pensiero dominante che nei secoli ha fatto della sessualità femminile una realtà di cui vergognarsi, da reprimere e da cancellare arrivando al paradosso del concepimento senza peccato,per denunciare come da sempre le religioni affermando la velleità di ogni orizzonte terreno di emancipazione abbiano costituito il collante ideologico per giustificare logiche di sopraffazione e di sfruttamento e per mantenere la popolazione nell’ignoranza e nella miseria materiale per rilanciare i valori dell’uguaglianza e della libertà, contro Papi, Mullah e Rabbini che, oggi come ieri, nel nome del loro unico dio, non esistano a benedire nuove guerre di civiltà, a scomunicare i nuovi eretici e a perseguitare con rinnovati anatemi chi non si uniforma alla loro unica Morale.

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