di Stefano Vinti

Indietro tutta. Il governo dei migliori non vuole nessuna riforma delle pensioni e ci fa precipitare nuovamente alla Fornero dal 2022. La strategia è sempre la stessa, utilizzare in modo strumentale la situazione delle giovani generazioni, indicandogli i diritti dei padri e dei nonni come odiosi privilegi che vanno tagliati. Il vecchio trucco di sempre, mettere generazioni contro generazioni, invece che costruire la solidarietà tra le generazioni, compresa l'abrogazione della precarietà del lavoro dei giovani, il lavoro in nero, il lavoro ad intermittenza, il lavoro sottopagato, lo sfruttamento. Mi auguro che ci sia da parte sindacale una risposta vigorosa e l'avvio della lotta. Se non si cambia, un augurio di buon lavoro, almeno fino a 67 anni.
 

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