Il sole 24 ore nell'edizione odierna annuncia lo sbarco in India del gruppo Faber, una scommessa da 10 milioni di euro inaugurato ieri nella città di Pune, uno stabilimento di 12 mila mq che partirà subito con 200 persone per un volume annuo di 200.000 pezzi, con l'obiettivo di salire a 500.000 entro il primo triennio – così in una nota il consigliere regionale Andrea Smacchi.
L'azienda nel 2012 ha avuto un incremento del 2 % del fatturato, rispetto ai 220 milioni del 2011, di cui il 90 % è export.
Numeri sicuramente importanti – prosegue Smacchi -  che stridono in maniera evidente con quanto avvenuto a Fossato di Vico, dove il gruppo ha deciso unilateralmente di chiudere uno stabilimento modello, con performance di assoluto rilievo su scala nazionale ed internazionale.
Ma la vera notizia data dal più importante quotidiano economico nazionale, sta nel fatto che l'azienda afferma che la metà dei 200 addetti del sito umbro verranno riassorbiti entro la fine del corrente anno.

 

Questa affermazione merita un celere approfondimento, stante il fatto che l'accordo firmato presso il ministero delle attività produttive lo scorso 20 settembre non prevedeva questo, ma un percorso di due anni di cassa integrazione speciale, all'interno del quale l'azienda si impegnava a gestire gli esuberi in modo da consentire il massimo della copertura degli ammortizzatori sociali per i lavoratori.
Urge pertanto  verificare l'attendibilità delle notizie diffuse a mezzo stampa, al fine di dare una corretta informazione ai lavoratori che vivono una condizione di estrema incertezza per il loro futuro.
Se vi sono novità – conclude Smacchi – che auspico veritiere nell'interesse dei lavoratori, è bene che vengano urgentemente condivise con le parti sociali e tutti i soggetti che a vario livello stanno seguendo la vertenza.

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