"Umbertide cambia" chiede chiarezza ed una approfondita riflessione sulla cessione in atto delle quote del socio privato dell’Istituto Prosperius Tiberino Srl.

“E’ in atto un trasferimento delle azioni del socio privato, maggioritario, dell’Istituto Prosperius Tiberino Srl, ma l’Amministrazione comunale – afferma Umbertide cambia - liquida la pratica con una mera presa d’atto in una delibera di Giunta. Noi riteniamo invece che l’argomento sia di competenza del Consiglio Comunale, per l’importanza della decisione sulla prospettiva dello stesso Istituto, nell’ottica della gestione dei servizi socio sanitari territoriali e regionali, ma anche sulla base della normativa in materia”. “
Inconsapevolezza, superficialità, mancanza di una visione politica o cos’altro?”. Per questo il movimento civico ha presentato al Sindaco ed alla Giunta una specifica interrogazione con la quale appunto chiede 1) quale sia il socio privato compratore, con le relative indicazioni della sua composizione societaria e dell’oggetto sociale; 2) quale siano i termini economici e giuridici dell’accordo; 3) se vi siano le deliberazioni assembleari e del Consiglio di  amministrazione di Prosperius in cui si è discusso dell’accordo in oggetto, in modo da esercitare da parte dei Consiglieri comunali il susseguente diritto di accesso.
Il Comune di Umbertide attualmente detiene il 10,80% del capitale sociale della società Istituto Prosperius Tiberino S.p.a., la restante quota di capitale sociale è detenuta da: Azienda USL Umbria n. 1 per il 36,82% , Prosperius S.r.l. per il 52,38%. “Dalla Delibera assunta dalla Giunta Comunale sappiamo– spiega il Capogruppo di Umbertide cambia Gianni Codovini – che il Comune non intende esercitare il diritto di prelazione, ma non sappiamo cosa intende fare l’altro socio pubblico e se ad esempio sia stata presa in considerazione la scelta di rendere maggioritario l’azionariato pubblico. Soprattutto – aggiunge Codovini – non sappiamo con quali strategie aziendali e con quali garanzie per l’efficacia del servizio e la stessa occupazione il nuovo acquirente, che resterà verosimilmente maggioritario, intende subentrare.
Proprio per l’importanza che la struttura riveste e per la quota comunque significativa che il Comune di Umbertide detiene  – conclude il consigliere del movimento civico – riteniamo che l’argomento non possa essere superficialmente liquidato con la solita ragionieristica decisione di non acquisire altre quote semplicemente per l’onerosità dell’operazione e non possa essere risolto con una ordinaria delibera di Giunta, tra l’altro assunta a ridosso del termine entro il quale il regolamento prevede una risposta, quasi a tenere l’argomento nascosto e precludere volutamente ogni confronto. Crediamo appunto che la questione meriti una approfondita riflessione in sede di commissione ed in Consiglio Comunale, anche per valutare le diverse soluzioni possibili”.

 

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