Umbertide/ Botta e risposta Pd-Umbertide Cambia sui rifiuti

L'intervento del Capogruppo Pd in Consiglio Comunale Gianluca Palazzoli
"La prima seduta dopo l’insediamento del Consiglio Comunale di Umbertide- dichiara Palazzoli- ha messo in evidenza tutta la sordità delle opposizioni. Si è infatti assistito ad un totale rifiuto a gestire insieme un percorso/progetto per individuare le modalità e i criteri da attuare al fine di ottimizzare ulteriormente il già elevatissimo livello di raccolta differenziata dei rifiuti del nostro Comune (per l’anno 2013 Umbertide è risultato il Comune umbro sopra i 10.000 abitanti con la più alta percentuale di raccolta differenziata), che possa tradursi in un beneficio economico per i nostri cittadini. La tariffa puntuale - prosegue il Capogruppo-, avanzata dall’opposizione e peraltro prevista nella procedura di affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti dell’Ati 1 che dal 2015 vedrà un unico soggetto gestore per tutti i Comuni dell’Ambito, costituisce un possibile scenario che l’Amministrazione Comunale intende approfondire e verificare, possibilmente con un atto che coinvolga tutto il Consiglio Comunale, nella consapevolezza che una delibera votata all’unanimità costituirebbe un elemento molto forte da portare al tavolo dell’Ati 1 in vista della gara d’ambito.
Dall’ultima seduta di Consiglio Comunale è emerso però che all’opposizione non interessa intraprendere un percorso unitario, ma solo la pura rivendicazione di un ordine del giorno che, pur condivisibile nelle intenzioni, in questa fase non poteva essere votato per una serie di motivi che sono stati ben puntualizzati in sede di discussione: innanzitutto il Comune è in attesa della gara d’ambito per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti e, fino alla scadenza del contratto di servizio in essere con il soggetto gestore attuale, non è possibile modificare le condizioni contrattuali; inoltre tale modalità di raccolta comporta costi piuttosto elevati ed al momento non è possibile impegnare l’Amministrazione Comunale, dato che sono in fase di approvazione il bilancio 2014 e in fase di implementazione i regolamenti che fanno seguito all’emanazione della legge n. 68/2014 (legge recante nuove disposizioni urgenti in materia di finanza locale). Il Gruppo Consiliare PD di Umbertide - conclude Palazzoli - è favorevole all’equazione “meno produci e meno paghi” ma tutto questo sarà possibile soltanto intraprendendo un percorso sia informativo – culturale che applicativo sulla nuova procedura e nel rispetto dei tempi".
UMBERTIDE CAMBIA: CHIAREZZA SULLA QUESTIONE RIFIUTI - Risposta al capogruppo PD Gianluca Palazzoli
In genere nelle vicende, anche amministrative, c’è un passato, un presente, un futuro. E c’è un saggio proverbio che dice: “non rimandare a domani ciò che puoi fare oggi”. Se proviamo ad applicare questa semplice regoletta alle diverse questioni relative al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti forse riusciamo a ragionare con una chiarezza che fa capire ai cittadini come stanno le cose. Valuteranno poi loro chi è sordo, tra opposizioni e maggioranza, e chi ha in realtà un atteggiamento di chiusura.
Fino al 2012 si pagava la TARSU, una tassa che complessivamente copriva solo una parte del costo del servizio di igiene urbana (ad Umbertide circa il 70%). Per il resto il Comune, dovendo comunque pagare il gestore per intero, ricorreva alla fiscalità generale, che sono comunque soldi dei cittadini. Dal 2013, pur non essendo obbligatorio per legge, questo deve essere sottolineato, il Comune di Umbertide ha applicato la TARES, cioè una tariffa che necessariamente ripartisce tutto il costo del servizio direttamente sui cittadini e sulle attività produttive. Da qui il notevole aumento dei bollettini di pagamento. Questo passaggio ha due conseguenze immediate: prima, più si differenzia e più costa il servizio; seconda, più costa il servizio e più pagano i cittadini. Dunque, il passato.
Il Comune, come ha evidenziato il Movimento 5 Stelle ed ha ribadito Umbertide cambia, avrebbe già dovuto accompagnare questo passaggio con una coerente applicazione di condizioni premiali in favore di coloro i quali attuano correttamente la raccolta differenziata. Oppure avrebbe potuto decidere di limitare i costi spingendo meno sulla differenziata senza prima aver costruito un sistema di raccolta ottimale (quanta parte della differenziata finisce comunque in discarica?). Nulla di tutto ciò. Sostanzialmente l’Amministrazione ha puntato a fare cassa, cioè introitare (legittimamente) soldi senza offrire un tornaconto economico ai cittadini virtuosi. Anche su questo dobbiamo capirci. Il Comune non manca occasione per lodare la sua bravura nella raccolta differenziata. In realtà bravi sono i cittadini, che dividono i materiali con cura, se li tengono in casa, predispongono i bidoni con puntualità perché gli addetti abbiano meno problemi possibile nello svuotamento, e pagano, senza avere alcun beneficio economico (il rapporto costi benefici è in questo caso limitato ad una teorica utilità ambientale, che però difficilmente si realizza se la differenziata è applicata bene solo ad Umbertide). Beneficio economico diretto che non è stato riconosciuto, come ha evidenziato l’interrogazione del Movimento 5 Stelle, nemmeno per i cittadini di Pierantonio a fronte del disagio ambientale (come volevasi dimostrare) prodotto dalla presenza della discarica di Pietramelina. Dunque, il presente.
Preso atto di questa situazione, cioè della scarsa attenzione dell’Amministrazione rispetto alla necessità di programmare già da tempo una diversa, e promessa, organizzazione del servizio che consentisse non soltanto l’applicazione della tariffa puntuale, ma anche di “premi” in relazione al livello di differenziazione raggiunto, e, tenuto conto della impossibilità di introdurre nel breve periodo questa necessaria riorganizzazione, Umbertide cambia ha chiesto almeno di venire incontro ai cittadini sollecitando l’Amministrazione a chiedere al gestore (Gesenu) di curare la pulizia e la disinfezione dei contenitori (o di sostituirli periodicamente), attività che secondo il contratto di servizio è a carico degli utenti (cui sono stati affidati i bidoni carrellati in comodato d’uso). Anche questa! Ma chi ha sottoscritto questo contratto ha pensato ai cittadini o solo all’interesse dell’azienda? In più abbiamo proposto di definire aree ecologiche all’interno delle quali sistemare definitivamente i contenitori evitando di portarli ogni giorno avanti e indietro (cosa particolarmente problematica soprattutto nei condomini), nonchè di programmare l’attività di raccolta facendo in modo che, saltando un turno per vari motivi, non si accumulino rifiuti anche fuori dai cassonetti (oppure si debbano tenere in casa). Quindi piccoli accorgimenti che possano venire incontro a disagi quotidiani degli utenti.
“Non si può fare. Rivedremo il tutto con il nuovo appalto”. Questa è stata in pratica la risposta dell’Amministrazione. Intanto però nel presente c’è anche la TARI, cioè la nuova tariffa sui rifiuti che ha sostituito la TARES, per il pagamento della quale sono già state inviate le due prime rate, in attesa di definire il nuovo regolamento che ancora deve essere presentato al Consiglio Comunale. Dunque, il futuro.
Certo, sarebbe importante condividere una soluzione su un tema delicato come quello dei rifiuti, che non è solo organizzazione della raccolta, costi e tariffe, ma anche smaltimento (discariche, inceneritore, termovalorizzatori), tecniche di recupero, attività di commercializzazione del materiale, diminuzione della produzione di rifiuti (verso un teorico rifiuti “zero”). Vedremo se ci sarà una reale apertura al confronto da parte dell’Amministrazione (ad oggi non sembra proprio). Umbertide cambia ha anticipato una soluzione sulla quale sarebbe opportuno già da ora sviluppare un ragionamento politico, tecnico, economico: costituire una società pubblica, partendo dalla dimensione d’ambito (Alta Umbria), partecipata dai comuni che aderiscono, alla quale affidare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Con la premessa che non può essere il “solito” carrozzone improduttivo, ma deve garantire piena efficienza e competitività. Ciò consentirebbe di gestire il servizio in maniera efficace ed economica, ed al tempo stesso di garantire trasparenza, protezione dell’ambiente, tutela della salute, adeguati controlli ed una diretta utilità per la comunità locale anche rispetto alle attività che si sviluppano a fronte della applicazione della raccolta differenziata. Questo è stato l’orizzonte rispetto al quale Umbertide cambia e Movimento 5 Stelle hanno provato a ragionare. Cercando di correggere ora, al presente, ciò che in passato non è stato fatto. Guardando al futuro con una nuova strategia.

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