Questa sera *9 ottobre 2023*, sessantesimo anniversario del *disastro del Vajont* va in onda  (in anteprima in Umbria alle ore 22,00 Su *TRG-canale13*, da domani nelle *Tv delle altre regioni italiane* in giorni e orari diversificati impossibili da sintetizzare qui),per “Speciale XX Secolo”, curata da *Gamma Multimedia Italia di Roberto Sportellini* e con l’introduzione di *Giuseppe Castellini* la puntata-reportage sul *disastro del Vajont* (produzione *Nuovo Giornale Nazionale* ), ripercorsa con documenti, video e testimonianze poco note, tra cui quella dello scrittore-scultore, oltreché ormai personaggio televisivo, *Mauro Corona*, che allora – bambino - viveva con la nonna vicino a Longarone e che ricorda quella notte e quell’evento che o ha segnato con grande suggestione e commozione, lanciando anche precise accuse.

Una tragedia che scosse l’Italia e gran parte del mondo, che porterà alla chiusura, o a grossi lavori su varie dighe italiane alla luce dei controlli che furono effettuati e che avrà una *tormentata vicenda giudiziaria al termine della quale, ben 7 anni dopo e sul filo della prescrizione delle accuse*, furono comminate solo due condanne piuttosto lievi (nel frattempo uno dei coinvolti nel processo si era suicidato, un altro era stato colpito da un grave esaurimento nervoso per cui la sua posizione era stata stralciata, mentre altri due accusati erano deceduti). *La giustizia, insomma, usò una mano leggera, anzi probabilmente ultraleggera. E occorrerà attendere ben il 1997 per la sentenza finale sulla causa civile sui risarcimenti*, con un braccio di ferro tra Montedison (che aveva acquistato la Sade, la società che aveva realizzato la diga), Enel e le parti civili. Un aspetto che si è chiuso addirittura nel 2000, con l’accordo tra Montedison, Enel e Stato italiano per pagare un terzo ciascuno dei danni stabiliti dai giudici.

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