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Ecco il video Tv "L’occupazione italiana in Urss – La presenza fascista tra Russia e Ucraina (1941-1943)", che sta andando in onda nelle Tv delle regioni italiane nell’ambito de “ *Le Interviste Estate* ”, curate da *Giuseppe Castellini* e prodotte dal *Nuovo Giornale Nazionale* (assistenza tecnica *Gamma Multimedia Italia di Roberto Sportellini* ). Protagonista è il *Prof. Raffaello Pannacci, dottore di ricerca in storiche e Assistant researcher e cultore di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Perugia*. Il titolo della puntata è lo stesso del libro scritto dal Prof. Pannacci per *Carocci Editore* (collana Studi storici).

Nell’intervista il Prof. Pannacci, sulla base di fonti documentali ancora poco considerate, fa luce su diversi aspetti della presenza italiana fra Russia e Ucraina nella Seconda guerra mondiale. Spesso diverso da quello raccontato nelle testimonianze postbelliche, il conflitto contro l’Urss – tanto nella forma mentis quanto nella condotta sul campo – ebbe significativi punti di contatto con le guerre coloniali dei decenni precedenti e con quella coeva nei Balcani. Inoltre, un comando inflessibile in mano ai tedeschi sgravava gli italiani di una parte significativa dei compiti – inclusi quelli più “sporchi” – e forniva allo stesso tempo un esempio di condotta e un comodo termine di paragone (anche per l’avvenire). Lungi dall’essere una guerra combattuta per qualcun altro, in cui “fare numero” e basta, quella contro l’Urss fu portata avanti perseguendo precisi interessi generali e particolari, la cui memoria venne rimossa con la sconfitta sul Don assieme alle aspettative che quell’invasione era stata capace di evocare.

 

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