UIL - Il 28 e 29 marzo si sono svolte le elezioni RSU e RLS in Poste Italiane.  Nella provincia di Perugia la UILPOSTE ha ottenuto 6 seggi complessivi raddoppiando i seggi ottenuti nelle precedenti votazioni. I seggi sono così  suddivisi: 4 seggi RSU e 2 seggi RLS nell’unità produttiva di Perugia La UILPOSTE risulta essere la seconda lista più votata, prima di Cgil e Ugl, con  una rappresentatività rispetto ai voti validi del 20,34%. Failp cisal e Confsal  com non hanno ottenuto seggi.  I nostri eletti RSU nel collegio PCL (servizi postali):  FORTINI EMILIO  - BATTISTI ALESSIA. I nostri eletti RSU nel collegio ordinario MP (sportelleria e staff):  SANTICCHI MIRKO - CAVOLI DAVID . RLS eletti nel collegio PCL: FORTINI EMILIO - RLS eletti nel collegio ordinario MP: SANTICCHI MIRKO. Nella provincia di Terni la UILPOSTE ha ottenuto 2 seggi RSU e 1 seggio RLS riconfermando gli stessi seggi della precedente elezione, nonostante la diminuzione  dei dipendenti.  Anche a Terni la UILPOSTE risulta essere la seconda lista più votata, con un  tasso di rappresentatività rispetto ai voti validi del 26,13%. Cgil e Ugl spariscono, un solo seggio attribuito alla Confsal com. I nostri eletti RSU nel collegio ordinario di Terni: TRIPPINI ASSUNTA - PARIS ALESSIA - RLS eletti: PARIS ALESSIA. Un ringraziamento particolare va a tutti i nostri candidati, alcuni dei quali alla  prima esperienza, che si sono impegnati ed hanno contribuito al buon risultato  finale e a tutti i nostri elettori per la fiducia accordataci.  Un ringraziamento anche a tutti gli scrutatori e i membri delle commissioni elettorali  che hanno consentito la buona riuscita di questa tornata elettorale.  Adesso al lavoro, come sempre, per aumentare la sicurezza, colmare le  disuguaglianze, risolvere il problema dumping su PCL, la carenza degli uffici postali  e le problematiche degli Hub, il rinnovo contrattuale!!! 

UIL BANCHE E CREDITO - Dopo le soste in Emilia-Romagna, Veneto e Toscana, la campagna itinerante Chiusura filiali? No, grazie., promossa da Uilca contro la desertificazione bancaria tra i comuni italiani più colpiti dal taglio degli sportelli bancari, arriva in Umbria. “Le prime tappe hanno confermato quanto la desertificazione degli sportelli bancari sia un problema sentito dalla popolazione”, afferma il segretario generale Uilca Fulvio Furlan. “Le testimonianze delle persone incontrate finora ci confermano la portata sociale e non solo occupazionale del problema. Il nostro obiettivo è coinvolgere comunità, cittadini e istituzioni locali e politiche”. Per Luciano Marini, segretario generale Uilca Umbria “le banche devono abbandonare le politiche di taglio indiscriminato dei costi, recuperando l’imprescindibile funzione sociale che hanno ricoperto in passato”. “Le aggregazioni bancarie in corso stanno riducendo l’offerta, la concorrenza e la presenza sul territorio, aumentando i disagi ed acuendo le differenze sociali”, afferma il segretario generale aggiunto Uilca Umbria Luca Cucina. Secondo la segretaria regionale Uilca Umbria Valentina Gallarato “è tempo che gli istituti di credito puntino meno sugli interessi economici e valorizzino il capitale umano, che resta la grande risorsa del nostro Paese”. Un Van porterà Uilca nelle piazze dei piccoli centri dove, per l’occasione, sarà possibile partecipare a un sondaggio sull’impatto sociale ed economico del fenomeno sulla popolazione, in particolare le fasce più fragili. Oltre alla battaglia contro ladesertificazione bancaria, Uilca è attiva anche con Basta pressioni commerciali, una campagna di sensibilizzazione contro le indebite pressioni cui sono sottoposti le lavoratrici e i lavoratori del credito. Dal 2015 al 2021 nelcapoluogo, a Perugia, il numero degli sportelli bancari si è abbassato del 31,7%, sono 124 gli sportelli chiusi, passando da 391 nel 2015 a 267 nel 2021. L’appuntamento è per domani giovedì 30 marzo a Castel Ritaldi (PG), in Piazza dei Partigiani, dalle ore 10,30 alle 13,30. Venerdì 31 marzo Perugia ospiterà la manifestazione di chiusura della tappa presso la Sala dei Notari in Piazza IV Novembre alle ore 10. Intervengono: Andrea Romizi, Sindaco di Perugia; Michele Toniaccini, Presidente dell’Anci Umbria; Emma Pavanelli, deputata; Walter Verini, senatore; Maurizio Molinari, segretario generale Uil Umbria; Fausto Cardella, Presidente della Fondazione Umbria contro l’usura; Nilo Arcudi, Presidente del Consiglio Comunale di Perugia; Erika Borghesi, Consigliera della Provincia di Perugia, Laura Pernazza, Presidente della Provincia di Terni; Christian Baldelli, portavoce dell’assemblea generale dei cittadini di Ponte Valleceppi; Luciano Marini, Luca Cucina e Valentina Gallarato, segretari regionali

SCIOPERO SETTORE LEGNO - Settore del legno - arredo: lo sciopero di 8 ore per il prossimo 21 aprile è confermato. Per spiegare le ragioni che hanno portato a questa decisione è stato convocato questa mattina (30 marzo 2023) l’attivo unitario di Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl in Cassa Edile di Perugia. A spiegarle sono stati la segretaria Fillea Cgil nazionale Tatiana Fazi, che ha introdotto i lavori, il segretario nazionale Filca Cisl Claudio Sottile, che ha concluso l’incontro, e il segretario Feneal Uil Umbria Stefano Paloni, che ha coordinato il confronto, al quale hanno partecipato lavoratori e delegati dalle varie realtà regionali. Seduti al tavolo assieme a loro, i segretari generali Fillea Cgil Umbria Elisabetta Masciarri e Filca Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro. “Il contratto collettivo nazionale si è sottoscritto nel 2016 e prevedeva il recupero dell’inflazione, grazie al meccanismo del cosiddetto “doppio binario”, che permette di recuperare l’inflazione reale. Accordo che quest’anno Federlegno vuole smantellare. La perdita per i lavoratori - hanno chiarito - è di natura economica e avrà importanti ricadute in termini di potere d’acquisto per i lavoratori e le loro famiglie. Rimane aperta - hanno quindi aggiunto - la questione del rinnovo del contratto collettivo nazionale, dal momento che questo è scaduto il 31 dicembre 2022”. I sindacati delle costruzioni, quindi, chiedono in maniera unitaria aumenti retributivi per tutelare il potere d’acquisto e per combattere l’incremento di prezzi e bollette, meno ore di lavoro a pari retribuzione e maggiore formazione per gli operai e per gli impiegati di un settore che resta all’avanguardia in Italia. In mancanza di risposte dalla Federlegno, con la quale ad oggi è interrotto il tavolo delle trattative, i sindacati scenderanno in piazza il prossimo 21 aprile: le manifestazioni previste si terranno in Lombardia, Piemonte, Toscana, Liguria, Lazio, Emilia Romagna e Puglia. I sindacalisti e i lavoratori umbri confluiranno a Pesaro.

TERNI SANITA' - I sindacati tornano in piazza il 14 aprile a Terni per contrastare “l’indebolimento della sanità pubblica” e i “tagli ai servizi a discapito dei cittadini”. Ad annunciare la mobilitazione per una sanità che sia davvero “diritto universale per tutti” sono stati oggi i segretari di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Terni, Claudio Cipolla, Riccardo Marcelli e Fabio Benedetti che hanno presentato il documento elaborato dai tre sindacati con le richieste per “curare la sanità ternana”. Prevenzione, strutture, investimenti, personale, liste d’attesa, servizi territoriali e appalti: sono queste, secondo Cgil, Cisl e Uil, le priorità su cui intervenire, contrastando al contempo l’ipotesi di un’unica azienda ospedaliera regionale, il depotenziamento dei presidi territoriali e ulteriori politiche di privatizzazione dei servizi socio sanitari assistenziali. “Crediamo che la situazione della sanità nel nostro territorio sia arrivata ad un livello di allarme che richiede una forte mobilitazione - hanno spiegato Cipolla, Marcelli e Benedetti - per questo chiamiamo tutta la cittadinanza a scendere in piazza il 14 aprile per dare un forte segnale alla politica regionale e pretendere che nei percorsi di prevenzione, cura e riabilitazione ci siano tempi rapidi e certi”. Il luogo della manifestazione, che si terrà venerdì 14 aprile alle ore 16.30, sarà comunicato nei prossimi giorni. 

 

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