A meno di 24 ore dalla scadenza della procedura di liquidazione che prevede un
licenziamento collettivo e del previsto incontro di domani con il Ministero del Lavoro, al
momento le scriventi Segreterie Nazionali denunciano la totale assenza di risposta da parte
aziendale, in merito alle proposte concordate con i lavoratori nell'assemblea di Venerdi u.s..
Continua l'atteggiamento arrogante dell'imprenditore indiano Jindal che dopo aver richiesto
una proroga della procedura per una ulteriore settimana, non ha fatto alcun sostanziale
passo in avanti nella trattativa, confermando ad oggi ufficialmente che nell’ultima riunione
non abbiamo accettato.
Infatti, confermando la disponibilità a richiedere 12 mesi di CIGS, con un incentivo all'esodo
di 7 mensilità per chi accetta il licenziamento attraverso la sottoscrizione di una transazione
individuale del licenziamento “ora per allora da parte del 100% dei lavoratori; il tutto
collegato ad una vaga disponibilità ad assecondare un generico processo di
reindustrializzazione senza l'ausilio dei macchinari presenti oggi che saranno
immediatamente prelevati dal sito. Inoltre, viene richiesta la chiusura a qualsiasi attività nel
campo dei film plastici e attività di lavoro conto terzi.
Un “falso accordo” che servirebbe solamente all'azienda per uscire indenne dai difficili
percorsi giudiziari in cui verrebbe a trovarsi dopo le denunce dei Lavoratori e del Sindacato.
Condizione questa che, in assenza di cambiamenti dell’ultima ora, spingerà il Sindacato
verso un inevitabile mancato accordo domani presso il Ministero del Lavoro.
Detto mancato accordo spingerà i Lavoratori e le OO.SS. ad azioni di lotta ancora più
incisive.

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