L’Aula di Palazzo Cesaroni ha respinto (12 voti contrari ed 8 favorevoli) una mozione promossa da un consigliere della minoranza che mirava ad impegnare la Giunta regionale a prevedere misure ed iniziative per la “Salvaguardia del trasporto pubblico su ferro e su gomma in Umbria rispetto a rischio tagli ai servizi e riduzione del personale. Scongiurare spopolamento e pregiudizio alla popolazione più fragile, all’ambiente, al turismo e all’intera economia regionale”.

Il proponente, nel corso della trattazione dell’argomento, si è detto contrario al rinvio dell’atto in Commissione per approfondimenti sul tema, proposto da un capogruppo della maggioranza.

Nello specifico, all’Esecutivo di Palazzo Cesaroni veniva chiesto di: “ATTIVARSI con urgenza presso le imprese erogatrici e presso ogni altro soggetto ritenuto utile affinché sia garantito, in tutto il territorio regionale, comprese le aree interne e marginali, un adeguato servizio di trasporto pubblico su ferro e su gomma, che assicuri a tutti gli umbri di poter raggiungere da ogni parte della regione i principali centri urbani senza eccessivi tempi di percorrenza, disagi e costi per tutti gli utenti, a partire dalle categorie più deboli; SOLLECITARE il Governo affinché siano garantite maggiori risorse finanziarie alle Regioni destinate al trasporto pubblico su ferro e su gomma, alla luce dei maggiori costi dovuti all’inflazione, al caro carburanti e materie prime; REPERIRE nel frattempo dal bilancio regionale risorse finanziarie per garantire un sistema di trasporto pubblico in grado di assicurare adeguati standards di vivibilità, anche per quelle comunità dove sono stati già compiuti tagli ai servizi sanitari, sociale e scolastici; RICHIEDERE immediatamente alle imprese erogatrici dei servizi di trasporto pubblico su ferro e su gomma di aprire un tavolo di confronto con i sindacati e la Regione, al fine di garantire i livelli di occupazione attuale e i servizi minimi in tutto il territorio regionale, con una particolare attenzione alle aree marginali e interne, già private di molti servizi sanitari, sociali e scolastici”.

Nell’illustrazione dell’atto sono state rimarcate le preoccupazioni espresse, negli ultimi mesi, anche dai sindacati del settore rispetto a possibili tagli al servizio del trasporto pubblico locale e ai livelli occupazionali. Tagli - è scritto nell’atto - che metterebbero ancor più in difficoltà, soprattutto, i territori marginali e le fasce più deboli della popolazione. 

Condividi