PERUGIA – Dal Garante regionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Maria Pia Serlupini, riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione circa l'intervento del vicesindaco di Todi in merito al Centro di accoglienza straordinaria, pubblicato da alcuni organi di informazione:

"In merito all'articolo riferito alle Minori Straniere non Accompagnate presenti nel CAS di Todi, voglio esprimere la mia profonda indignazione come Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Regione Umbria, ma anche come donna e cittadina, per quanto scritto dal Vice Sindaco della città di Todi, Adriano Ruspolini, nonché per i termini e i paragoni da Lui utilizzati.

Il nostro Paese e la nostra Regione hanno una lunga storia di accoglienza ed inoltre vorrei ricordare a Lui, che rappresenta un'Istituzione, ma anche a tutte e tutti coloro che se ne fossero dimenticati, che l'Italia ha firmato la Convenzione ONU del 1989 sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (ratificata nel 1991 con la legge 176) e che dal 2017 con la legge 47 è stato ribadito che i Minori Stranieri non Accompagnati non solo non possono essere respinti ma che, una volta nel nostro Paese, godono degli stessi diritti dei loro coetanei Italiani e degli altri Paesi dell'Unione Europea".

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Ma questa della Garante regionale non è l’unica presa di posizione di condanna al riguardo visto che anche l’ANPI tuderte ha fatto sentire la sua voce diramando a sua volta la seguente nota:

“Come sezione ANPI ‘Cap. Carlo Barbieri’ Todi vogliamo esprimere il nostro massimo sdegno per le parole e i concetti espressi dal Vicesindaco Adriano Ruspolini nel comunicato dello scorso 14 gennaio. Nel farlo ci uniamo al coro, che ci auguriamo continui ad arricchirsi, di voci che in queste ore stanno esprimendo condanna e denuncia dell’accaduto.

Tra i principali compiti dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia c’è quello di vigilare sulle Istituzioni, assicurandosi che queste operino in piena conformità con i principi e le norme costituzionali. Ebbene crediamo che le dichiarazioni in oggetto siano quanto di più lontano e in contrasto possa esserci con la Carta Costituzionale e il ruolo che una simile figura dovrebbe ricoprire.

Per difendersi dalle accuse mosse dall’opposizione in merito ai toni trionfalistici con cui nella maggioranza si annunciava la chiusura del CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) e il mancato rinnovo della convenzione per la struttura di accoglienza per Minori Straniere non Accompagnate, il Vicesindaco ha ritenuto utile portare ad esempio per i cittadini un fatto e le conseguenti spese. Adriano Ruspolini mette sul piatto della bilancia la manutenzione delle strade (da sempre strumento diretto di propaganda sul territorio) e la vita di una giovane donna e del suo bambino, ai suoi occhi evidentemente rei di non avere pure origini tuderti. Così per spostare altrove il crescente dissenso dei cittadini verso questa Amministrazione si da in pasto alla rabbia, incitando all’odio, una creatura appena venuta al mondo.

Roba da non crederci eppure è proprio quello che accade a Todi in questo gennaio 2019. Ai cittadini si comunica che ‘Il costo di tale operazione, è di 90.000 Euro/anno. Considerando che il Comune di Todi ha allocato per l’anno in corso circa 450 mila euro Euro per la gestione delle manutenzioni stradali e generali, a questo punto appare chiaro che il 20% dei lavori programmati dovranno necessariamente essere cancellati con buona pace dei nostri cittadini che pagano le tasse.’

Tenendo conto prima di tutto che non si capisce per quale motivo tale somma debba essere sottratta alle manutenzioni, forse qualcuno ci vorrà spiegare anche questo perché da qui appare come una leggerissima forzatura, come ha scritto con grande acume e ironia Fabrizio D: il costo di due vite si può misurare in kilometri di asfalto?! Davvero? Lo pensa anche l’assessora Marta che tanto ha a cuore la difesa dei bambini?

A chi taccia gli oppositori di questa indegna campagna di odio di essere buonisti, vorremmo ricordare che in questo Paese il principio di solidarietà è richiamato all’inizio della Carta Costituzionale (art. 2) insieme ai doveri ‘inderogabili’ e che dalla Corte Costituzionale è stato collocato tra i ‘valori fondamentali della Repubblica’.

Questa deriva della politica che incita all’ostilità verso i più deboli, che propaganda una guerra tra poveri, che calpesta senza ritegno le radici e le fondamenta di questa Repubblica non ci appartiene e non può lasciarci indifferenti. Siamo partigiani, odiamo gli indifferenti possiamo affermare citando Antonio Gramsci. Non ci stiamo a veder strumentalizzare in modo tanto misero i bisogni dei cittadini e quelli di esseri umani altrettanto degni di solidarietà. L’incapacità di governare non può celarsi dietro campagne di odio. Mettere sul piatto della stessa bilancia le buche e la vita di un neonato è disgustoso. Rimboccandosi le maniche e impegnandosi nella buona politica, siamo certi si possano trovare, pur non  senza sforzi, le soluzioni migliori per non lasciare indietro nessuno e, soprattutto, senza dover mettere gli uni contro gli altri. Ricoprire un ruolo istituzionale è un significativo impegno, richiede l’assunzione di grandi responsabilità e ci auguriamo che chi amministra la nostra città inizi a seguire la strada indicata dalla Costituzione, smettendo di sbandare a ogni curva portando la città e i cittadini lontano dalla dignità che meritano”.

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