“In merito ai ticket sanitari la Giunta regionale, per bocca dell'assessore Franco Tomassoni, si era impegnata in Aula, lo scorso 8 novembre, a ridiscutere nella successiva seduta question time la mozione da me presentata sulla modifica, con l'applicazione del fattore famiglia, dei criteri di calcolo del reddito per il loro
pagamento”. Così il capogruppo dell'Udc, Sandra Monacelli che ricorda come l'assessore, “infatti, al momento di discutere la mozione aveva annunciato che, avendone la Giunta condiviso il contenuto, stava già facendo
accertamenti nel merito di tipo tecnico e finanziario, onde così pervenire, in tempi ristretti, ad una proposta operativa. La mia accettazione di rinvio era dunque condizionata alla certezza di una data fissata, a questo punto ampiamente trascorsa”.

Monacelli rimarca quindi come “il Consiglio regionale non è nuovo a fragorosi annunci da parte della Giunta, che poi si perdono e non trovano il giusto seguito rispetto all'impegno preso. Ritengo intollerabile questa
continua mortificazione del Consiglio – continua il capogruppo Udc -, da parte di un Esecutivo che promette e non mantiene e nel caso specifico non ha dimostrato, nel cercare di alleviare il carico della tariffa per le famiglie umbre, la stessa celerità nello stringere l'accordo con Equitalia per i controlli. Segno evidente dello scarso interesse verso chi, nel frattempo, ha continuato e continua a pagare caro il prezzo degli indugi che la politica sfacciatamente perpetua, ovvero sempre i soliti”.

Tuttavia, sull'accordo fra la Regione Umbria ed Equitalia per effettuare le opportune verifiche nelle autodichiarazioni per le esenzioni sui ticket sanitari, Monacelli esprime un giudizio positivo. “Siamo in una situazione generale – conclude - dove è essenziale che ognuno faccia la sua parte nel pagare in ogni angolo d'Italia, senza furberie, le tasse dovute”.

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