MARSCIANO - Destinare alle zone terremotate parte dei finanziamenti pubblici ai partiti: è quanto chiedono i cittadini di Marsciano colpiti dal sisma del 2009 in una lettera che sarà consegnata a tutti i parlamentari italiani. “Onorevoli parlamentari, vi chiediamo un impegno collettivo - si afferma, fra l'altro, nella lettera - affinché possiate attivarvi per redigere un provvedimento parlamentare che stabilisca l'entità dei fondi destinati alle zone colpite dal terremoto. Senza questo provvedimento non c'è speranza di ottenere l'ordinanza per la ricostruzione pesante che ancora, a oltre due anni e mezzo dal sisma, non è stata emessa”.

“La nostra volontà di ripartire - proseguono i terremotati umbri - è frustrata da questa attesa passiva; ci aspettiamo una collaborazione concreta, non di facciata; finora abbiamo assistito ad un rimpallo di responsabilità che ci fa sentire dimenticati, senza prospettive per il futuro, senza la speranza di vedere le nostre case ricostruite e le aziende tornare a lavorare”.

I cittadini ricordano che nel comune umbro sono 570 i nuclei familiari che in seguito al sisma hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni, per un totale di 1.200 persone. Le stime dei danni ammontano a 350 milioni di euro ma per le necessità imminenti sono stati richiesti con urgenza almeno 101 milioni di euro. Per questo i terremotati di Marsciano avanzano una proposta: “Una parte dei fondi che si otterranno dalla prossima riduzione del finanziamento pubblico ai partiti sarebbe sufficiente a dare il via alla ricostruzione pesante”.

“Non chiediamo nulla di più di ciò che è necessario - concludono i cittadini nella loro lettera - chiediamo collaborazione e responsabilità”.
 

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