TERNI - Si è tenuto oggi, 30 settembre, l’incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal di Terni con il sindaco Di Girolamo in merito alla delibera di giunta del Comune di Terni che prevede un ridimensionamento delle istituzioni scolastiche cittadine (da 11 a 9), che avrebbe inevitabilmente effetti negativi da un punto di vista occupazionale. Effetti evidentemente insostenibili in una fase di crisi drammatica come quella che sta attraversando il territorio ternano e più in generale l’intero paese.

Nell’incontro, le organizzazioni sindacali dei lavoratori della scuola hanno chiesto il ritiro della delibera, contestandola nel merito: le istituzioni scolastiche, per mantenere la propria autonomia devono avere almeno 600 alunni e a Terni non ci sono scuole del primo ciclo sotto tale soglia, quindi il piano è inopportuno. Non esiste poi nessun obbligo normativo che impone ai comuni di trasformare le Direzioni Didattiche e le Scuole Medie in Istituti Comprensivi (a meno che non ci sia un’effettiva esigenza di dimensionamento).

Ma le critiche dei sindacati sono anche e soprattutto al metodo utilizzato, visto che il provvedimento preso non ha rispettato minimamente i passaggi previsti dalla delibera del consiglio regionale (la 336 del 16 luglio 2014) che prescrive il confronto con istituzioni scolastiche, associazioni dei genitori e sindacati.

Senza uno studio attento del territorio e degli istituti, un coinvolgimento delle parti sociali, delle scuole e dei genitori, non si può procedere a soppressioni di scuole, accorpamenti, trasferimenti di sedi e nuove istituzioni. Per questi motivi i sindacati ternani della scuola chiedono unitariamente il ritiro della delibera n.065 in autotutela.

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