TERNI – Partecipazione a "scartamento ridotto" dell'Amministrazione comunale di Terni alle cerimonie di commemorazione alla stazione di Bologna per l'attentato di matrice fascista che il 2 agosto del 1980 sconvolse l'Italia procurando 85 morti, fra i quali anche il giovane ternano Sergio Secci.

Il sindaco Latini, infatti, ha preferito restarsene a casa, e nessun membro dell'esecutivo di Palazzo Spada se l'è sensita di sostituirlo. Così a scortare il Gonfalone comunale è stato delegato il vice presidente del Consiglio comunale, Devid Maggiora.

Il sindaco Leonardo Latini si è comunque unito nel ricordo di quei drammatici eventi esprimendo vicinanza alla famiglia Secci e, come aveva sottolineato anche il capo dello Stato Sergio Mattarella, augurandosi che si faccia finalmente luce sulle zone d’ombra che ancora persistono, nonostante siano trascorsi trentanove anni da quel tragico evento.

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