Terni/ Avviso a Brega per peculato.Avv.Difesa: gestione valentiniana nella norma
TERNI - Il presidente del Consiglio regionale, Eros Brega, sarebbe stato indiziato con l’accusa di peculato nell’ambito dell’indagine che ha visto il direttore di Confcommercio, Leandro Porcacchia, arrestato per estorsione.
L’accusa è mossa in relazione alla gestione degli «Eventi Valentiniani», nel periodo 2001- 2006, quando il presidente presidieva la gestione. Brega è stato interrogatonel pomeriggio di oggi dal sostituto procuratore Elisabetta Massini e dal capo della squadra mobile della questura di Terni, Niglio. Brega, rappresentato dall’avvocato Manlio Morcella, ha spiegato con una nota l’uso dei contributi pubblici e privati all’associazione «Eventi valentiani» e questioni relative al marchio. "Il mio assistito ha risposto diffusamente a tutte le domande che gli sono state rivolte e ha certezza di risolvere anche nell’immediato futuro ogni problematica di apparente valenza penale, che, in ipotesi, fosse residuato. Confida in modo pieno nell’operato degli organi inquirenti. E nel ribadire cio’, auspica che gli accertamenti a suo carico si concludano con la massima tempestività. Pure per evitare discredito indiretto sulla istituzione che rappresenta attualmente, sebbene il tutto non la riguardi sotto alcun profilo, né diretto né mediato».

Martedì
17/05/11
11:01
proprio per evitare il discredito sulle istituzioni dovrebbe dimettersi
Martedì
17/05/11
13:10
E' con ogni evidenza in atto un'operazione antidemocratica basata sull'indebita ingerenza della magistratura contro il Presidente di un organo democraticamente eletto dal Popolo. Penso che tutta la sinistra umbra debba mobilitarsi contro questo ignobile attacco alla democrazia messo in opera dalle Procure di Perugia e Terni al soldo del capitalismo e che nel giro di pochi giorni è andata a gettare fango contro due esponenti del popolo come Maurizio Rosi ed Eros Brega
Martedì
17/05/11
19:00
Si dimetta Presidente. Senza se e senza ma. Chiarisca.
Martedì
17/05/11
21:41
Forse sarebbe il caso che faccia ciò che in tanti pretendono dal cavalier Berlusconi. Si dimetta dall'incarico, così potrà affrontare con serenità le vicende giudiziarie e, nel contempo eviterà che si facciano facili speculazioni politiche sulla vicenda.