Si è tenuto a Nicosia, Cipro, l’evento finale del progetto “Near - NEwly ARrived in a common home” di cui anche la Ong perugina Tamat è partner. Nello specifico, Tamat era responsabile delle attività di orientamento per i migranti.
Il progetto mira a favorire il processo di integrazione dei migranti appena arrivati nei paesi di accoglienza (adulti e minori), attivare processi di fiducia reciproca, conoscenza e scambio interculturale tra i migranti e le comunità locali, costruendo un senso di appartenenza.
Le attività di progetto prevedevano:
 Mappatura dell’area di attività delle diaspore
 Formazione degli agenti di comunità (che informeranno i migranti appena arrivati) tramite la co-
progettazione mappe convenzionali e non convenzionali
 Sviluppo di una policy guideline, che consideri il ruolo centrale della diaspora nel processo di
integrazione, indirizzata alle istituzioni
 Formazione, orientamento e laboratori a supporto dei richiedenti asilo e titolari di protezione
internazionale nella loro partecipazione al mercato di lavoro
 Integrazione dei minori in età scolastica attraverso workshop, laboratori, tour urbani ed eventi
Ogni partner era coordinatore di un work package (WP), ossia pacchetti di lavoro con specifiche aree di
intervento. Tamat è WP4 leader, con focus su attività di orientamento suddiviso in tre sotto temi:
1. Orientamento ai servizi sanitari sul territorio
2. Orientamento ai servizi amministrativi (CAF, SPID, banche, servizi postali ecc...)
3. Agricolture Lab – Orto urbano
Durante l’evento ogni partner ha presentato le attività del WP di cui era leader, realizzate nelle quattro città coinvolte, Milano, Perugia, Lisbona e Nicosia. Il progetto in tutte e quattro le città ha permesso la diffusione di valori come solidarietà, condivisione, co-costruzione di spazi e bisogni. Morena D’Agostino, project manager dell’area perugina del progetto, ha presentato le attività relative all’orientamento, con focus specifico sul laboratorio di agricoltura urbana, «fiore all’occhiello in molti progetti Tamat» dichiara. Ogni partner ha individuato spazi vuoti e non luoghi nelle città in cui creare laboratori di agricoltura urbana. «I laboratori e le attività di volontariato si sono basati su un mix di apprendimento formale e informale – continua la project manager - incentrato sullo sviluppo di competenze linguistiche e terminologiche specifiche per l'accesso al mondo del lavoro. In questo contesto, le associazioni della diaspora e del volontariato hanno svolto in alcuni casi un ruolo chiave nel motivare i partecipanti a svolgere le attività agricole».
A Perugia un totale di 22 beneficiari è stato coinvolto nell'attività di orientamento, 9 donne e 13 uomini,
provenienti da Paesi africani e dall'Asia centrale. Per l'attività dell'orto urbano (4.3) Tamat ha scelto l’Orto
del Sole, all'interno delle mura storiche del centro di Perugia, in via delle Prome 17.

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