PERUGIA - “Per erogare 100mila euro ad un Comune che ha scelto come partner privato la società di una persona che avrebbe un legame di parentela di primo grado con un dirigente regionale, il tempo si trova sempre”. Così il capogruppo di Fli, Franco Zaffini che sottolinea di aver “riscontrato diverse e gravi irregolarità nell’assegnazione di un contributo di 100mila euro al Comune di Cannara attraverso il bando 'Incentivazioni alle attività turistiche' che mette a disposizione risorse a valere sul Programma di sviluppo rurale per l’Umbria 2007-2013”. “Una irregolarità” per la quale il capogruppo finiano ha presentato una interrogazione urgente alla Giunta regionale.

Zaffini fa sapere che “il 31 agosto 2009 era il termine ultimo per la presentazione delle richieste di contributo, pena l’irricevibilità della domanda. Ma, con delibera del 2 settembre, ossia a bando già scaduto, la Giunta concede una proroga fino al 10 settembre, proroga che verrà però pubblicata sul Bur, e quindi resa nota, solo il 9 settembre, un giorno prima della scadenza. Una stranezza inspiegabile – osserva il coordinatore di Fli – se non fosse che qualcosa è avvenuto tra il 31 agosto e il 2 settembre. Il primo settembre, infatti, viene inviato alla Regione dell’Umbria un fax del comune di Cannara (acquisito al protocollo) con cui si chiede una proroga del bando, che viene concessa il giorno successivo, scomodando persino l’intera Giunta regionale!”.

Secondo Zaffini, fino a questo punto, “gli aspetti gravi, sono già tre: “Il primo – spiega - di forma, ossia la proroga di un bando a termini già scaduti; il secondo di sostanza, con la pubblicazione della proroga appena un giorno prima della rinnovata scadenza; il terzo di legittimità, con l’accoglimento di un’unica richiesta di riapertura del bando, atto palesemente lesivo nei confronti dei soggetti pubblici e privati che avevano depositato la domanda nei tempi imposti dal regolamento”.

“Nel frattempo – scrive Zaffini nella sua interrogazione – fra i primi di settembre e i primi di ottobre il Comune di Cannara ha autorizzato la Tcompany e la Smark Srl a realizzare i progetti di incentivazione turistica per un importo complessivo di 100mila euro senza avere a bilancio le somme necessarie a coprire la spesa. E’ lecito supporre, a questo punto, che il Comune aveva la certezza che la Regione avrebbe riconosciuto ai suoi progetti il contributo massimo erogabile pari proprio 100mila euro, contributo che è stato riconosciuto dalla Regione soltanto a fine novembre 2009”.

“L’arcano – prosegue - sembrerebbe presto spiegato. Infatti, il dirigente regionale, responsabile del procedimento, avrebbe un legame di parentela in primo grado con il soggetto che ha curato, con il sistema delle ‘scatole cinesi’, sia la predisposizione e presentazione alla Regione del progetto per conto del Comune di Cannara, sia direttamente la realizzazione di ‘Umbria Adventure’ a cura della Smarc, per 50mila euro. Ma non è tutto – scrive ancora Zaffini nel suo atto ispettivo - c’è anche un’ulteriore stranezza: il primo preventivo presentato dalla Tcompany porta la data del 10 settembre, ore 10.55 , e l’importo di 25mila euro che si legge ‘concordato con la Regione’. Tuttavia, - aggiunge - alle 14.40 dello stesso giorno, il comune di Cannara richiede alla Regione, per la trasmissione della Tcompany, un contributo di 50mila euro, esattamente il doppio. Come per miracolo, alle 18.00 dello stesso giorno la Tcompany invia un nuovo preventivo al Comune, che si dice sostitutivo del precedente, per un importo di 50mila euro. E adesso le cifre combaciano alla perfezione”.

Zaffini ritiene, quindi, “che ci siano gravissimi vizi di forma e comprovati presupposti di illegittimità nell’assegnazione di risorse che sono, in parte, comunitarie. Sull’argomento, con riferimento alle responsabilità del Comune di Cannara – chiude l’esponente di Fli – ha già provveduto a depositare un esposto alla Procura della Repubblica, il consigliere comunale di Fli, Fabrizio Gareggia, mi riservo, quindi, - va avanti Zaffini - di attendere la risposta della Giunta regionale e di valutare l’opportunità di ricorrere alla Comunità europea per improprio utilizzo dei fondi da parte della Regione”.

“Ricordo, infatti, - spiega il capogruppo regionale di Fli - che le risorse a valere sul Psr sono preziose e delle 32 domande ammissibili a finanziamento sul bando di incentivazione per le attività turistiche le risorse sono state sufficienti soltanto per le prime dodici. Pertanto, - conclude - non vorrei che anche per gli altri Comuni assegnatari siano stati utilizzati gli stessi trattamenti di favore”.
 

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