Spoleto/ Il Peter Pan di Robert Wilson vola via al festival

(Di Maurizio Giammusso) (ANSA) - SPOLETO - E' una favola dark, piena di fantasie e di trovate scenotecniche il ''Peter Pan'' creato da Robert Wilson con gli attori del ''Berliner Ensemble, in scena con grande successo al cinquantasettesimo festival dei due mondi di Spoleto.
Sul palcoscenico del Teatro nuovo c'e quasi tutta la storia che ha divertito e stupito generazioni di bambini (e di adulti). C'e' la eterna ricerca della felicita' e il rifiuto di entrare in una vita di regole. Ci sono i personaggi immortali come la fatina Trilli; il temibile Capitan Uncino insidiato da un feroce coccodrillo, e tutto il resto, frutto della fantasia dello scrittore scozzese James Matthew Barrie. Soprattutto la fatina Trilli e' qui trasformata in un'inquietante figura dispettosa. Bob Wilson, naturalmente, si trova perfettamente a suo agio in mezzo ad una serie di simboli ambigui, che alludono alla difficolta' di crescere, fino ad un finale duro, con il piccolo Peter che si allontana ancora dal mondo dei grandi, che non gli assicura la felicita'.
Ma per arrivare a questo finale senza speranze Wilson mette in campo uno spettacolo grande e sontuoso, pieno di musica (con reminiscenze di Kurt Weil), e di illusioni teatrali: i personaggi volano e si ritagliano la loro presenza in una serie di quadri stupefacenti fra le nuvole e sfilano in maschere inquietanti. Raccontano piu' che le illusioni, gli incubi notturni dei bambini, quei momenti di passaggio che tutti devono attraversare per diventare (anche involontariamente) adulti.
Robert Wilson, che da oltre trenta anni e' il guru, piu' ancora che il maestro riconosciuto dell'avanguardia internazionale, versa in scena i suoi cento trucchi scenotecnici. Conferma cosi' la sua fama di creatore di un teatro fatto piu' di immagini che di parole, piu' di suggestioni che di idee; l'insieme di luci, suoni e ombre che ne hanno fatto il beniamino di un pubblico internazionale, nonche' l'ospite fisso degli ultimi sette festival di Spoleto, dove ha portato capolavori come ''Madre Coraggio'' e creazioni assolute come ''Giorni felici'' con Adriana Asti, nel segno di una collaborazione pressoche' unica fra un grande festival come Spoleto e una compagnia di oltre
trenta interpreti.
Oggi il Festival continua con la prima spoletina di ''Love letters''. Di scena due attori che non si vedono mai sui palcoscenici italiani, Gerard Depardieu e Anouk Aime.

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