PERUGIA - Nel corso della seduta odierna dell'Assemblea legislativa dell'Umbria è stata illustrata dal presidente della Terza Commissione, Massimo Buconi, la relazione 2013 sui risultati ottenuti nella “qualificazione e promozione delle manifestazioni storiche dell'Umbria (legge regionale '16/2009').

OSSERVAZIONI DELLA TERZA COMMISSIONE. Questi i punti evidenziati: non ci sono informazioni circa i risultati ottenuti nella qualificazione e promozione; sul calendario delle manifestazioni solo un accenno alla sovrapposizione, “seppure lieve” (1 o 2 giorni) tra alcune rievocazioni storiche, che fin dalle antiche origini, si svolgono nel mese di maggio e nella seconda metà di agosto; sui contributi erogati nella relazione c'è solo una tabella contenente l'importo senza alcuna informazione circa i progetti di qualificazione delle manifestazioni per cui tali finanziamenti risultano erogati. Non c'è inoltre alcuna menzione delle relazioni artistico-finanziarie che gli enti organizzatori devono trasmettere alla Giunta regionale pena inammissibilità delle domande di contributo per gli anni successivi.

STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE “16/2009”. Il parere della Commissione è che la legge regionale risulta ad oggi “soltanto parzialmente attuata”. Infatti, a prescindere dall'effettiva erogazione dei contributi, l'Elenco regionale delle manifestazioni storiche non sembra essere stato istituito (da un punto di vista formale) e non risulta alcuna pubblicazione dell'Elenco regionale delle manifestazioni storiche nel Bollettino Ufficiale della Regione. Il Calendario delle manifestazioni storiche non è mai stato comunicato alla Commissione consiliare competente. Per quanto riguarda invece la diffusione e la promozione del Calendario, il sito istituzionale della Regione non ne fa menzione. Tuttavia, nel portale turistico della Regione Umbria, le manifestazioni storiche sono inserite all'interno della sezione “Grandi eventi”.

CONTRIBUTI. Nello 2013 sono stati erogati contributi a 19 manifestazioni per un totale di 120mil euro. Questo il riparto dei fondi: la Giostra della Quintana ha ricevuto un contributo di 19mila euro; la Corsa all'Anello di Narni 16mila 500 euro come il Mercato delle Gaite di Bevagna; il Calendimaggio di Assisi 12mila 500 euro; i Giochi de le Porte di Gualdo Tadino 8mila 500 euro; 5mila euro sono andati alla Giostra dell'Arme di San Gemini e alla Donazione Santa Spina di Montone; un contributo di 4mila 500 euro è andato rispettivamente al Palio dei Terzieri di Città della Pieve, al Palio dei Terzieri di Trevi e al Palio dei Colombi di Amelia; la Festa di Settembre di Fine 800 di Umbertide ha avuto 3mila 500 euro; 3mila euro, invece, sono stati assegnati al Palio dei Quartieri di Nocera Umbra, a Hispellum di Spello, alla Fuga del Bove di Montefalco, alla Rassegna delle Pasquarelle di Cascia e al Rinascimento ad Acquasparta; alla rievocazione dell'Antica Repubblica di Cospaia che si tiene a San Giustino sono andati 2mila 500 euro; mille e 500 alle Giornate Medievali di Narni e mille alla Fiera di San Michele Arcangelo di Fratta Todina.

FLUSSI TURISTICI. I dati a disposizione non permettono di ricostruire l'evoluzione dei flussi turistici nelle località delle manifestazioni storiche”. Pur essendo veritiera la difficoltà di ricostruzione dei flussi turistici nelle località in cui si organizzano le manifestazioni storiche (dal punto di vista dell'ammontare degli arrivi e delle presenze registrate) è pur vero che l'afflusso di visitatori di una manifestazione storica può essere quantificato in via indiretta in vari modi (attraverso il numero di biglietti venduti agli spettacoli o agli eventi previsti dai vari programmi, ma anche attraverso il numero di pasti erogati o ancora tramite l'ammontare delle entrate derivanti dalla manifestazione). Tali dati, che gli enti organizzatori sono tenuti a dichiarare sia nelle domande di contributo, sia nelle rendiconti annuali, potrebbero essere utilizzate per rispondere in maniera piuttosto esauriente al quesito della clausola valutativa.

FINALITÀ DELLA LEGGE REGIONALE “16/2009 - Disciplina delle manifestazioni storiche”: conoscenza delle tradizioni regionali e del territorio e lo sviluppo del turismo culturale; la rivitalizzazione dei centri storici in cui le manifestazioni hanno luogo;  l'aggregazione e la coesione sociale attraverso il ruolo del volontariato e dell'associazionismo. Le manifestazioni storiche sono viste come elementi importanti nello sviluppo del turismo culturale e che possono, attraverso l'organizzazione di eventi di rievocazione storica, valorizzare anche i centri storici in cui si svolgono, sia in un'ottica prettamente turistica, che in un'ottica di rivitalizzazione dei piccoli centri storici. Inoltre, la legge regionale fa menzione del ruolo del volontariato e dell'associazionismo, proprio perché nella maggioranza dei casi, l'organizzazione delle manifestazioni storiche è spesso gestita unicamente da enti ed associazioni che si reggono sul volontariato di chi vive o frequenta il borgo storico. Per il raggiungimento di tali finalità la legge regionale prevede: l'istituzione dell'Elenco regionale delle manifestazioni storiche; la predisposizione del Calendario delle delle manifestazioni storiche dell'Umbria; l'assegnazione di contributi alle manifestazioni storiche inserite nel Calendario.

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