La giunta Tesei ha deciso di dare lo sfratto agli immigrati che richiedono alloggi popolari pur avendone il pieno diritto. Dai pochi dati che accompagnano questa sbandierata violazione del diritto e della costituzione si può capire quale è la situazione attuale degli alloggi popolari in questione.
Per ogni cento famiglie che ne fanno legittimamente richiesta in Umbria, ne vengono soddisfatte meno di quattro. Una vera miseria. Di queste una è di una famiglia di immigrati. Ora la giunta pensa di eliminare queste ultime richieste. Il risultato quale è? Se i richiedenti fossero, come pare, circa cinquemila, gli umbri di cittadinanza italiana passerebbero da una soddisfazione delle richieste attualmente pari a 150 a meno di 200 affidamenti. Quindi quelli senza risposta tra i cittadini italiani passerebbero da 4850 a 4800. Una vera miseria.
Invece di guardare la trave si cerca la pagliuzza e la trave è che la disponibilità di alloggi popolari In Umbria è del tutto insufficiente sia per gli italiani che per gli immigrati e che dunque la scelta giusta e non discriminante sarebbe quella di fornire più alloggi e non di aprire una guerra tra disperati per un tozzo di pane. 
La possibilità c’è ed è prodotta anche dalla crisi dell’edilizia abitativa che ha messo sul mercato moltissimi alloggi ancora né venduti né affittati. Si vada in questa direzione e si reperiscano le poche risorse necessarie senza dare la stura alla caccia all’immigrato perché la povertà è senza cittadinanza.
Perugia, 23 gennaio 2020

Sinistra Civica Verde 
 

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