Simona Garofano è stata eletta segretario generale regionale Fistel Cisl Umbria, con lei nella segreteria delle telecomunicazioni , grafici e cartotecnici Francesco Bonini e Marco Tenerini. Il Congresso della Fistel Cisl Umbria, che si è tenuto oggi a Brufa di Torgiano, ha rinnovato gli organismi alla presenza del segretario generale nazionale Fistel Vito Vitale e del segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra.

Nella relazione dell’uscente segretario generale regionale Fistel Cisl Umbria Francesco Bonini, al termine del percorso statutario, sono state presentate le idee e le proposte per il futuro, condivise dal segretario entrante. Tra queste, un maggiore ruolo per l’iscritto, rafforzamento della democrazia rappresentativa, rinnovo celere dei contratti, formazione dei lavoratori, potenziamento della contrattazione di 2° livello, partecipazione dei lavoratori nelle scelte strategiche aziendali, inserimento nei contratti di clausole sociali per salvaguardare i lavoratori da processi riorganizzativi, migliorare le attuali norme del mercato del lavoro per contenere il fenomeno della precarietà, maggiore spazio ai giovani e donne nella vita dell’organizzazione, detassazione per l’acquisto di testi scolastici e rifinanziamento del credito agevolato per tutte le imprese del settore che investono in tecnologia e mantenimento dei livelli occupazionali.

Simona Garofano, da neo eletta, dopo aver ringraziato i presenti e inviato a un lavoro all’insegna dello spirito di collaborazione, ha incentrato il proprio intervento sulla questione Telecom. “Il 4 febbraio scorso –ha spiegato- abbiamo siglato un’ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore con riserva poi sciolta dalle assemblee dei lavoratori. Accordo molto sofferto che è stato ottenuto con due scioperi, manifestazioni, presidi sotto il Ministero e trattative estenuanti durate 15 mesi”. Nel ricordare questa recente battaglia Garofano non ha lasciato dubbi sulla priorità della categoria che si accinge a guidare: difendere il lavoro. Questo in un mercato del lavoro globalizzato che sempre di più spinge le imprese a riorganizzarsi per ottimizzare i processi interni e ridurre i costi.

Di “rispetto” e di “svolta” ha fatto riferimento il segretario generale nazionale Fistel Cisl Vito Vitale che ha sottolineato l’urgenza di trovare respiro nel privato e produttività per scongiurare la morte del Paese. Tra gli elementi essenziali, indicati dal segretario, quelli dell’energia (comprensivo di gas e acqua), dei trasporti (banda larga e sistema comunicazioni) e della crescita tecnologica.

Proprio sulla necessità di una risposta alla crisi nel segno della crescita tecnologica ha trattato il segretario generale regionale Cisl Ulderico Sbarra. “La crescita tecnologica –ha dichiarato Sbarra- è irrinunciabile, anche se non dobbiamo sottovalutare che la priorità deve rimanere il lavoro. Questo, infatti, permette da una parte di creare ricchezza per il territorio e dall’altra alla persona di trovare conferma della propria identità. E’ essenziale, quindi, una riforma del mercato del lavoro, assieme a quella fiscale, in quanto lo stesso –sempre più veloce e globalizzato- sta mutando, provocando sempre di più nuove forme di lavoro, meno tutelate, che devono trovare pronto il sindacato a dare risposte concrete. E’ necessario per i nostri giovani e, quindi, per il nostro futuro. Un futuro dove i lavoratori devono contare di più nei posti di lavoro e dove bisogna cercare la cooperazione in vista del bene comune. La Cisl accoglie la grande sfida e si sta riorganizzando per portare il sindacato e il proprio contributo nelle zone e nei posti di lavoro: meno dirigenti e più attivisti nelle prime linee”.

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