PERUGIA - Otto morti in un anno sono motivo più che sufficiente per lanciare il grido: basta correre sulla Apecchiese. All’unisono i due assessori provinciali Domenico Caprini e Luciano Della Vecchia hanno sollevato il problema con forza e presentato la campagna di sicurezza stradale “Guida attenta” della Provincia di Perugia. Un grido lanciato insieme ai sindaci di Città di Castello Luciano Bacchetta e di Apecchio Orazio Ioni, sostenuto anche dai rappresentanti delle associazioni dei motociclisti, rappresentati dal delegato della Fim (Federazione italiana motociclismo) Luca Cardoni.

“Non c’è alcun intento punitivo – ha detto l’assessore Della Vecchia – nei confronti dei motociclisti. L’Apecchiese è una strada immersa nel verde, uno scenario suggestivo per passeggiare in moto e godere del paesaggio. Ma non è una pista. Per correre c’è l’autodromo di Magione. La nostra è un’azione preventiva, con nessun intento di criminalizzare chi va in moto, che è una passione diffusa e bellissima. Ma non possiamo assistere inermi al bollettino di guerra fatto di morti e feriti. Per cui la nostra provocazione è: se volete correre, c’è la pista”.

L’assessore Domenico Caprini ha invece parlato dei provvedimenti strutturali per mettere in sicurezza l’arteria. “Abbiamo adottato – ha detto - un protocollo firmato dalle due Province di Perugia e Pesaro e dai Comuni di Città di Castello, Piobbico e Apecchio che porterà all’installazione di 20 speed check sui punti a più alta pericolosità. Dopo un attento monitoraggio dell’intero tratto, si procederà alla realizzazione delle piazzole dove collocare le colonnine predisposte ad ospitare autovelox con sistema a random. Si tratta del primo sistema di questo tipo sperimentato in Umbria, la cui rispondenza positiva potrebbe fare in modo di installarlo su tutte le strade della provincia con caratteristiche simili all’Apecchiese.

Si punterà anche su cartellonistica adeguata, partnership con associazioni motociclistiche, collegamento con ditte del settore e distribuzione di gadget che identifichino i motociclisti responsabili. In accordo con l’Aci verranno attuate una serie di iniziative per promuovere progetti di guida sicura, avendo come riferimento l’autodromo di Magione. Del resto l’autodromo è l’unico luogo sicuro e deputato dove poter utilizzare la moto in modo sportivo. Vogliamo restituire ai tifernati che vanno al mare e ai marchigiani che con frequenza hanno contatti con Città di Castello quella sicurezza che non hanno più. Questa è una strada per lo svago, non per le corse e i fatti ci hanno dimostrato che le corse portano tragedie”. Il sindaco di Città di Castello Bacchetta è convinto che la prevenzione è la strada giusta da seguire: “Serve una campagna di educazione efficace, la collaborazione tra enti, tra polizie locali e provinciali, tra associazioni dei motociclisti ed enti”.

Per il Sindaco di Apecchio, che ha ricordato come l’Apecchiese consti di 279 curve, con oltre 60 tornanti stretti, “qualsiasi deterrente per salvare una vita umana è ben accetto. L’obiettivo non è penalizzare i motociclisti, ma rendere la strada sicura per tutti. In particolare mi stanno a cuore le sorti di tanti miei concittadini che per motivi economici o di studio hanno numerosi contatti con Città di Castello”. Per il delegato della Fim, la repressione è inevitabile in presenza di infrazioni evidenti, ma comunque motociclisti e altri utenti della Apecchiese possono convivere. Ha condiviso che le corse si fanno negli autodromi, non nelle strade. Alla conferenza è intervenuto anche il consigliere comunale di Città di Castello Cesare Sassolini che ha dato atto a questa amministrazione Provinciale di aver affrontato un problema che egli aveva più volte in passato segnalato senza ottenere risposte: “Magari perché questo governo provinciale ha molti esponenti altotiberini, c’è stata più sensibilità e volontà di affrontare il toro per le corna come noi chiedevamo da tanti anni in Consiglio comunale: “Diamo atto che dopo tanto insistere come forza di opposizione abbiamo trovato un interlocutore di governo che ha ascoltato le esigenze di tanti cittadini che noi rappresentavamo da tanto tempo”.
 

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