Dice il Pd accusando Sel di strumentale demagogia: “si vuole far credere che il PD stesso sia il responsabile dei processi di apertura al privato, che sono invece obbligati da una legge fatta dal governo Berlusconi e non da altri.”
Lo rassicuriamo: non abbiamo mai pensato che fosse il Pd di Foligno ad obbligarci alla privatizzazione. Non solo: sapendo che non si può violare una legge dello Stato, pur essendo contrari, abbiamo lavorato a Foligno a stilare un atto d’indirizzo sulla Vus orientato alla ‘riduzione del danno’ e il nostro assessore lo ha votato in giunta.

La questione è un’altra. Ci pare infatti che il nostro principale interlocutore, cioè il Pd in quanto partito di maggioranza relativa, sia un giano bifronte: da un lato – gliene abbiamo più volte dato merito - a Foligno ha portato avanti fino ad oggi, con il nostro contributo, scelte che tutelavano la proprietà e la gestione pubblica dei servizi, dall’altro in Regione e a Roma sostiene le liberalizzazioni di Monti e impone un dimensionamento degli ambiti di gestione (ATI) che ci costringerebbe nel tempo a fonderci con le imprese private presenti nel resto del territorio della provincia.
Il Pd di Foligno non condivide ciò che accade a Roma e a Perugia? E allora facciamone insieme una grande battaglia di civiltà e democrazia!

Proponiamo al Pd un terreno di lavoro comune. Facciamo insieme una grande battaglia politica contro l’obbligo a privatizzare, per restituire sovranità ai territori su servizi fondamentali per la vita quotidiana e la salute dei cittadini. Discutiamone in una grande assemblea pubblica: chiediamo insieme che i parlamentari del centro-sinistra eletti con il voto dei folignati presentino emendamenti al decreto Monti che prevedano l’abolizione dell’obbligo a privatizzare e che votino contro, se gli emendamenti non verranno approvati. Chiediamo insieme che i consiglieri regionali si battano affinchè non ci sia nessun Ati unico regionale a imporci fusioni con i gestori privati. Pretendiamo dai consiglieri regionali eletti a Foligno che si propongano in consiglio regionale documenti per cambiare il Piano dei Rifiuti e portare avanti la strategia Rifiuti Zero. Facciamo tutto alla luce del sole, parliamo chiaro, usciamo dalle stanze delle trattative di palazzo e lavoriamo insieme per ridare finalmente dignità alle parole ‘pubblico’ e ‘politica’. Siamo pronti come sempre a dare il nostro contributo per difendere la città, per mantenere tariffe accettabili, per tutelare il pubblico e renderlo più efficiente. Ma il Pd si muova, alzi la voce, faccia gli atti conseguenti nei luoghi dove si scrivono e votano le leggi. Altrimenti ci dispiace: il silenzio sarà da noi considerato come un colpevole cedimento.

Ivano Bruschi e Matteo Santarelli

Gruppo Consiliare Sel Foligno

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