TERNI - Riceviamo e pubblichiamo integralmente la segnalazione della vendita di cuccioli di animali al mercato di Terni:

"Chiunque di mercoledì si rechi al mercatino settimanale antistante allo stadio “Libero Liberati” di Terni non può non imbattersi nella squallida visione di una bancarella che vende, stipati in gabbie di varie dimensioni ed esposti alla calura, uccelli e cuccioli di cane. Nonostante i corpi preposti alla tutela animale siano stati da tempo informati e sollecitati ad esercitare controlli capillari per verificare eventuali maltrattamenti e/o irregolarità, a quanto pare finora niente è stato fatto e il commercio di esseri senzienti continua liberamente ad avvenire fornendo, tra l’altro, ai bambini un pessimo esempio diseducativo. Ci chiediamo fino a quando si dovrà tollerare l’ostentazione di una mentalità violenta, sprezzante del rispetto delle altrui vite.

E se in quelle gabbie fossero ammassati i nostri figli che diremmo, rimarremmo scandalizzati e sconvolti o no? Certo, è vero che viviamo in una regione in cui, fatto scempio dell’insegnamento di san Francesco e di un vegetariano e antispecista ante litteram come Aldo Capitini, impazzano sagre dove, per il sollazzo di obesi e colesterolici, si fa spregio di ogni specie, dalla lepre alle lumache, dalle pecore ai suini, passando per i pesci e, manco a dirlo, i bovini. E’ vero che qualche sacerdote, del tutto ignaro del dibattito in corso tra gli stessi teologi cattolici, si è persino permesso di usare toni aspri contro la realizzazione di canili e rifugi per randagi, ricorrendo, e pure malamente, a scontati artifici retorici. Una nuova mentalità non più arrogantemente antropocentrica, si sta, però, diffondendo e sono sempre di più coloro che, anche nelle scelte quotidiane, prefigurano una società in cui si cessi, una volta per tutte, ogni forma di sfruttamento tra gli esseri che vivono in questa pianeta." 

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