In merito alla lettera anonima di “alcuni genitori” che parla della Classe 1° Linguistico 2011/2012 del Liceo “R. Casimiri” di Gualdo Tadino, ho cura di illustrare la seguente situazione: secondo i Regolamenti di riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010 e registrati alla Corte dei Conti in data 1 giugno 2010, le iscrizioni che pervengono agli Uffici Scolastici Regionali dalle Scuole Secondarie di 2° grado vengono distribuite per blocchi di indirizzo nella dotazione delle classi e non per opzioni all’interno dell’indirizzo stesso.

Nello specifico, le 99 iscrizioni al Liceo “R. Casimiri”, hanno permesso l’attivazione di 4 classi prime.

In data 8 agosto 2011 ho ritenuto opportuno convocare i genitori degli iscritti alla classe 1° Linguistico 2011/2012, per comunicare che le iscrizioni, alla fine del mese di luglio, presentavano i seguenti dati:
- 40 iscritti al Liceo Scientifico tradizionale
- 34 iscritti al Liceo Linguistico
- 25 iscritti al Liceo Scientifico Scienze Applicate

Quindi le quattro prime classi del Liceo “R.Casimiri” risultavano così suddivise:
1) 20 alunni nella Classe 1A (Scientifico)
2) 25 alunni nella Classe 1B (Scientifico con opzione di Scienze Applicate)
3) 20 alunni nella classe 1C (Scientifico)
4) 34 alunni nella Classe 1L (Linguistico) - nell’anno precedente la classe è stata di 32 alunni.

Nella sede dell’incontro ho invitato i genitori a riflettere sul numero della classe, precisando che comunque mi ero attivata con l’Ingegnere addetto della Provincia per adibire uno spazio adeguato come capienza e come sicurezza che potesse ospitare eventualmente una classe di tal numero.

Ho mostrato l’aula ai genitori, che hanno confermato la volontà di non regredire dalle proprie scelte, motivate e consapevoli e si sono congedati con un atteggiamento sereno e pronto a realizzare il patto di corresponsabilità formativa tra Scuola e Famiglia.
Per quanto riguarda la richiesta di attivare la lingua Spagnola, non ho mai assicurato la realizzazione di questa opzione, informando i genitori che avrei comunque inoltrato la richiesta all’U.S.R.

Ritengo opportuna anche una riflessione: la nostra Istituzione Scolastica persegue l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione. E’ convinta che l’anonimato sia assenza di responsabilità, che coincida col non assumere nessun impegno e significa non avere il coraggio delle proprie determinazioni. L’anonimo rigetta il confronto, educa alla sub-cultura della posizione defilata, del sottrarsi, del “meglio non esporsi”.

L’anonimo preferisce che siano sempre gli altri a farsi avanti apertamente, non ama il diritto-dovere di essere libero. Il gesto anonimo ripudia la socialità e la condivisione, contraddice lo spirito democratico, addita nascondendosi. L’anonimo è moralmente aberrante, insegna l’irresponsabilità: l’esatto contrario di ogni attività autenticamente educativa.

E’ questa la mia linea pedagogica ed etica, ideata e condivisa da tutti i Docenti, per favorire e creare nelle nuove generazioni atteggiamenti critici consapevoli e pro-sociali.

Esistono comunque genitori illuminati, aperti al dialogo e all’ascolto, alla collaborazione propositiva e produttiva, al superamento dell’ottica individuale per il bene della collettività.
E vi assicuro che, in questo Territorio, ce ne sono molti.

Il Dirigente Scolastico
Francesca Cencetti

 

 

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