APPRENDIAMO CON GRANDE DOLORE DELLA SCOMPARSA DI SERGIO SOZZI, figlio del dirigente del Partito Comunista in clandestintà GASTONE SOZZI, deceduto nel 1928 qui a Perugia, in seguito a torture, nei locali usati a questo fine dalla polizia, in via Floramonti.

Vogliamo ricordare un uomo umile, sensibile, colto, custode amorevole e rigoroso della storia, fatta di testimonianze illustri e documenti di un padre, la cui vita eroica conobbe solo da ragazzo, dopo averlo perso quando appena aveva un anno di vita.

Cercammo e trovammo SERGIO SOZZI, quando noi di AsiCuba Umbria  riscoprimmo quanto era avvenuto a Perugia grazie alla collaborazione con uno storico cubano che ci riferì di come venne lanciata a Cuba una campagna di denuncia della morte sotto tortura di GASTONE SOZZI, da parte di JULIO ANTONIO MELLA, studente dell'Università de L'Avana nonchè internazionalista e fondatore del Partito Comunista cubano.

Facemmo delle ricerche, cercammo testimonianze (fra cui l'illustre e mai dimenticato LELLO ROSSI) e individuammo i locali allora usati per gli interrogatori, in via Floramonti, restati ignorati dalla città dal dopoguerra in poi, dove pure erano passati, oltre a Gastone Sozzi, molti antifascisti perugini: con l'apposizione di una lapide nel 2005, il luogo è stato restituito alla memoria storica della città, seppure all'interno siano state cancellate dal susseguirsi di attività commerciali tutte le tracce della funzione originaria, rendendone impossibile la musealizzazione.

Abbiamo conosciuto intimamente SERGIO SOZZI nei lunghi mesi di lavoro di ricostruzione storica (da cui derivarono conferenze, un documentario e una pièce teatrale), tanto da poter oggi dire che perdiamo un amico, un familiare, restatoci vicino fino agli ultimi suoi giorni. E mai dimentico di come anche Cuba fu vicina a suo padre.

Ci resta il ricordo di quanto abbiamo imparato da lui. Non lo dimenticheremo. Sarebbe impossibile.

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