Gli stregoni (tecnici) della salvezza nazionale, Monti e compagni, stanno realizzando un sacco contro di noi
celando la loro manovra con i rituali della responsabilità e con astruse formule tecniche. Questa situazione ci sta riducendo a brandelli e, ogni nuovo giorno, come avvoltoi insaziabili vengono a mangiarci il fegato e la speranza propinandoci nuovi sacrifici immolandoci sull’altare della borsa. Ora, il governo Monti cominciando, con le misure per la famosa «crescita», dalla liberalizzazione dei taxi, delle farmacie, degli avvocati ecc. in realtà, come ad ogni forma di potere conviene, punta a seminare rivalità e discordie per meglio dominare e far passare il raddoppio dell’ICI, il rincaro dei carburanti, l’aumento dell’IVA, che si riflette duramente in rincari di tutte le merci, l'attacco ai business “poveri”: pensioni, ammortizzatori sociali e privatizzazione dei servizi pubblici locali. Infatti nel mirino, per primi, ci sono i trasporti locali (ferroviari e su gomma).

Mentre si parla da anni di “contratto unico dei trasporti” Monti, con l'art.42 del Decreto liberalizzazioni ha
eliminato l'obbligatorietà al rispetto del contratto nazionale di lavoro e delle normative che lo regolamentano
aprendo la strada a contratti aziendali, come quello con NTV di Montezemolo, con il costo del lavoro inferiore del 40% rispetto a quello che dal 2008 CGIL – CISL – UIL stanno contrattando con le FS, aprendo la strada all'ingresso dei privati nel trasporto pubblico locale su gomma. Un curioso modo di fare impresa quello che addossa alla collettività, ai lavoratori i costi (manutenzione e ammodernamento dei servizi) e ai privati i guadagni.

Tutto ciò dopo le manovre del governo Berlusconi della scorsa estate e la super manovra salva-Italia di dicembre che hanno aumentato l’età pensionabile, ridotto l’importo delle pensioni sia attraverso il sistema contributivo sia bloccando gli aumenti al costo della vita, aumentato le tasse, ad iniziare dalle tasse sulla prima casa, aumentato l’Iva, l’Irpef locale, i ticket sanitari, le accise sulla benzina ecc. In questo senso si inseriscono i recenti provvedimenti contenuti nella proposta di decreto, cosiddetto per la crescita, che rappresentano un vero e proprio manifesto per la deregolamentazione di molti servizi e attività economiche tra cui, appunto, i trasporti pubblici. Ancora stanno approntando “riforme del diritto del lavoro” utili allo scopo di favorire tali liberalizzazioni tutelando solo le imprese e il cosiddetto mercato a danno del lavoro sia dipendente che autonomo.

In soldoni, la grande finanza e la grande industria si vogliono impossessare del Trasporto Pubblico e avere
lavoratori schiavi. Solo una ampia unità e mobilitazione dei lavoratori e di tutti i cittadini in generale (pensionati, studenti, ecc…) può contrastare le decisioni del governo Monti che sottopongono il futuro del paese agli interessi dei cosiddetti mercati. Solo l’unità e la mobilitazione di tutti i lavoratori possono contrastare le decisioni dei nostri governi passati e attuale, fermare la mano pesante contro i lavoratori del Trasporto Pubblico che sono etichettati come corporativi perchè vogliono difendere il “privilegio di un posto di lavoro fisso” perché per Monti, il suo governo e per la maggioranza del parlamento IL LAVORO NON E' DIRITTO MA UN PRIVILEGIO!!!

Vogliono farci piegare la testa: «sacrifici», fate più sacrifici! Ordinano (proprio quelli che sacrifici non ne hanno mai fatto). Intanto tagliano posti di lavoro: vedi quel che sta succedendo con il personale viaggiante dei vagoni letto delle ferrovie. Che sarebbe piovuto si sapeva, qualcuno sperava che non diluviasse e invece
siamo in pieno uragano Ci vogliono togliere anche la pelle, a noi sfruttati!!!

INDIGNIAMOCI E OPPONIAMOCI

USB Lavoro Privato

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