(AVInews) – Sant’Anatolia di Narco, 23 ott. – Le bellezze di Sant’Anatolia di Narco paesaggistiche, artistiche, culturali, le tradizioni dei saperi e dei sapori che questo luogo custodisce, il suo ambiente incontaminato in grado di ospitare tante e diverse attività sportive immersi nella natura. Ha permesso di valorizzare tutto questo l’evento ‘Cultura, sport e ambiente’, organizzato nell’ambito del progetto Valnerina Green finanziato dal bando regionale UmbriAperta, che ha proposto a Sant’Anatolia di Narco e nelle frazioni di Caso e Gavelli due giornate di attività con un workshop, trekking urbano, visite sensoriali al Museo della canapa, tour in bike per la montagna, passeggiata alla scoperta delle erbe e degustazioni di prodotti legati alla biodiversità territoriale. Non sono mancate le attività per bambini, dalle favole a merenda alle letture ad alta voce e la due giorni ha visto anche l’inaugurazione di importanti spazi espositivi del Comune di Sant’Anatolia: foresteria, e-bike rental, info point e un atelier di tessitura. È stato inoltre inaugurato l’intervento di riqualificazione dell’Oratorio di san Giovanni Battista nell’abitato di Caso. All’evento, insieme al sindaco di Sant’Anatolia di Narco, ha partecipato Paola Agabiti, assessore a cultura e turismo della Regione Umbria, i cui saluti hanno aperto il workshop dedicato ai temi di ambiente, cultura e alimentazione. “È un progetto della Regione Umbria finanziato attraverso il bando UmbriaAperta – ha commentato l’assessore Agabiti – che ha permesso di portare avanti importanti iniziative intercomunali. Questi sono stati due giorni ricchi di tanti incontri ma anche di importanti itinerari che riescono a far conoscere il territorio di Sant’Anatolia e far scoprire le sue bellezze naturalistiche, paesaggistiche e il suo grande patrimonio culturale. Cultura, sport, ambiente sono tre elementi fondamentali che consentono di promuovere l’Umbria attraverso una promozione integrata per attrarre tanti turisti e visitatori”. “Un momento per valorizzare l’intero territorio della Valnerina – ha sottolineato il sindaco Fibraroli – e, in questo caso, in particolare Sant’Anatolia di Narco e le peculiarità del nostro territorio. In un ambiente incontaminato, facendo sport, godendo del patrimonio culturale e mangiando bene ci sono tutte le condizioni per uno stato di benessere che i nostri luoghi favoriscono”. Il dibattito, coordinato da Glenda Gianpaoli, direttore del Museo della Canapa, ha visto la presenza di esperti che hanno permesso di approfondire varie tematiche da più punti di vista. Tra questi, Paola Virginia Gigliotti, Mountain partner Fao con il cui contributo è stato organizzato l’incontro, che ha sottolineato come un ambiente sano possa influire sulla vita dell’uomo e come sia importante che la questione ambientale sia diventata un punto centrale nelle agende politiche. Ha poi ricordato che il 2022 è stato l’anno Onu dello sviluppo sostenibile delle montagne e ha parlato del progetto Fao sulla partnership della montagna di cui ha fatto parte Sant’Anatolia di Narco, insieme ad altri soggetti nazionali e internazionali. Tra i partecipanti anche il dottor Francesco Coscia dell’Azienda ospedaliera di Brunico San Candido e dell’Università degli Studi di Perugia, che ha spiegato quanto sia importante per il benessere fisico e psicologico fare attività fisica in un percorso misto, non solo pianeggiante ma anche in salita, di cui la montagna è ricca e come nell’ambiente esterno la varietà stagionale può stimolare i cinque sensi; la dottoressa Samira Giovannini del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Unipg ha fatto un excursus sulle specie animali allevate in Valnerina, ha ricordato l’importanza di prodotti legati alla biodiversità territoriale nell’ambito di una dieta sana e ha portato l’esempio di un progetto in cui  l’agricoltura sociale e la zootecnia si sono dimostrate per l’individuo uno strumento di riappropriazione del proprio ruolo. Infine, il professor Roberto Andreutti dell’Istituto tecnico agrario della Valnerina, che ha sede a Sant’Anatolia di Narco, ha sottolineato come per questa scuola sia stato scelto l’indirizzo di gestione dell’ambiente e del territorio, a testimonianza di come sia calata nel contesto in cui opera.

Carla Adamo

Condividi