PERUGIA - Rinvio a giudizio per l'ex presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti e altre 9 persone nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Sanitopoli'. La decisione del gup di Perugia, Carla Maria Giangamboni, e' arrivata stamani al termine di quasi quattro ore di camera di consiglio. A processo insieme all'ex governatrice, imputata per falso e abuso d'ufficio, anche l'ex assessore alla sanita' Maurizio Rosi, l'ex direttore generale della Asl 3, Gigliola Rosignoli, l'ex capo di gabinetto della giunta Lorenzetti, Sandra Santoni, e altri dirigenti e segretari regionali. Per l'ex vicepresidente della giunta Regionale Carlo Liviantoni, invece, il giudice ha disposto il non luogo a procedere, come richiesto dai Pm Mario Formisano e Massimo Casucci. Prosciolta anche la dipendente della Regione, Ivana Ranocchia.

Il processo iniziera' l'11 dicembre davanti al tribunale di Perugia. Tra gli imputati ci sono anche l'ex assessore regionale alla Sanita' Maurizio Rosi, l'ex direttore generale dello stesso settore Paolo Di Loreto e l'ex dg dell'Asl 3 Foligno-Spoleto Maria Gigliola Rosignoli, insieme ad altri segretari e dirigenti regionali. Non luogo a procedere invece per l'ex vicepresidente della Giunta regionale umbra Carlo Liviantoni e per la dipendente regionale Ivana Ranocchia. I reati contestati a vario titolo dalla procura, rappresentata in aula dal pm Mario Formisano, sono abuso d'ufficio, falso ideologico e quello materiale. La camera di consiglio del gup Carla Giangamboni e' durata circa tre ore. Nel corso dell'udienza preliminare i difensori degli imputati avevano chiesto il proscioglimento dei loro assistiti che hanno rivendicato il corretto operato. La delibera al centro dell'indagine condotta dai carabinieri autorizzava varie Asl umbre, tra cui quella di Foligno, a svolgere vari adempimenti. Secondo il difensore della Lorenzetti, l'avvocato Luciano Ghirga, ''non esiste alcuna correlazione tra la delibera e l'assunzione della Santoni''.
 

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