L’Umbria si colloca al terzo posto nella ‘top ten’ delle regioni italiane con il più alto indice di energia prodotta da fonti rinnovabili: lo comunica l’assessore regionale all’Ambiente Silvano Rometti, precisando che il dato è emerso da uno studio di Fondazione Impresa e pubblicato nell’inserto economia del Corriere della Sera, secondo il quale l’Umbria, terza dopo Toscana e Trentino Alto Adige che è al primo posto nella classifica delle Regioni, si è rivelata molto dinamica sotto il profilo delle politiche regionali relative alla green economy.

“Uno studio significativo – ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti – che premia la scelta operata dalla Regione Umbria, per la quale le energie rinnovabili rappresentano una delle priorità del programma di legislatura e che ha approvato importanti norme per disciplinare il settore, sostenendo con iniziative incisive le imprese che decidono di fare investimenti nel comparto”.

Rometti ha quindi ricordato che, relativamente all’Ambiente, la Regione Umbria ha emanato due provvedimenti che rientrano tra le Azioni del POR FESR 2007-2013 a sostegno della produzione di energia da fonti rinnovabili e per l’efficienza energetica, stanziando complessivamente risorse pari a 10 milioni 500 mila euro. Inoltre, attraverso altri bandi è stato previsto un sostegno alle imprese umbre che investono nella produzione di energia da fonti rinnovabili e per una maggiore qualità ambientale, dando concreta attuazione alle indicazioni strategiche del Piano triennale per le politiche industriali. In particolare i due bandi del cosiddetto “Pacchetto verde”, sono finalizzati alla ecoinnovazione e alla competitività dell’Umbria e mettono a disposizione del sistema imprenditoriale incentivi per dieci milioni di euro, cui si aggiunge un terzo bando, per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie nel campo del “green business”, per ulteriori 3 milioni e mezzo di euro.

“Tutto questo lavoro – ha detto Rometti – potrebbe essere messo a rischio dal decreto sugli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che genererà molte incertezze in uno dei settori che, in questo periodo caratterizzato da una profonda crisi, rappresenta uno dei comparti più dinamici della nostra economia”.
Rometti ha quindi ricordato che nelle prossime riunioni in sede di Conferenza Stato-Regioni, la Regione Umbria presenterà delle proposte di modifiche o riflessioni alla proposta elaborata.
 

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